Fatti la tua scuola. Una proposta dei conservatori inglesi

Fra le proposte che si leggono nel manifesto elettorale dei conservatori inglesi in materia di istruzione, ne spicca una che consentirebbe anche ad associazioni di genitori, oltre che ad associazioni private, di potere istituire una scuola in proprio.

 L’idea, che ha suscitato numerosi commenti, non tutti positivi, è stata accompagnata da critiche venute anche da rappresentanti conservatori, attualmente responsabili per l’istruzione in aree sia urbane che rurali.

La questione ruota attorno alla destinazione dei fondi pubblici.

Il timore è che il moltiplicarsi delle istituzioni scolastiche private in un determinato territorio porti ad una parcellizzazione eccessiva delle risorse, peggiorando di fatto la qualità del servizio scolastico.

Attualmente vi è un cospicuo numero di scuole, giuridicamente analoghe alle nostre paritarie, sostenute da risorse statali, mentre le scuole indipendenti e private sono finanziate, in gran parte, da associazioni laiche o religiose o da munifici privati, oltre alle rette degli studenti.

Il progetto conservatore intende stornare quella parte dei fondi statali che, nonostante le buone intenzioni, non vengono mai assegnati totalmente, in modo da finanziare, sul territorio, le istituzioni private e indipendenti, fino ad oggi escluse dal sostegno statale.

Tale surplus finanziario, secondo i proponenti, consentirebbe, oltre a migliorare il servizio, in particolare nei confronti degli alunni disabili o bisognosi di interventi didattici aggiuntivi, anche di favorire la formazione di ulteriori istituzioni scolastiche.