Esclusi nuovamente i docenti elementari dagli incarichi di presidenza

In vista del prossimo anno scolastico, nel quale con tutta probabilità gli Uffici regionali scolastici dovranno replicare per l’ultima volta (?) gli incarichi di presidenza, il Miur ha disposto con circolare n. 34/2003 la conferma, pari pari, dell’ordinanza annuale dell’anno scorso per gli incarichi di presidenza.
In tal modo, come hanno protestato i sindacati, verrebbero esclusi nuovamente dall’incarico di presidenza i docenti laureati della scuola elementare e materna che, oltre ad aver titolo a partecipare ai concorsi per l’assunzione a dirigente scolastico, recenti sentenze di Tar hanno riconosciuto come legittimati a chiedere l’incarico di presidenza.
Ma il Ministero insiste, provocando una reazione sindacale e il rischio di un nuovo contenzioso.
C’è da dire che questa illegittimità viene da lontano, quando, forzando la norma (art. 477 del Testo unico che prevede l’istituto dell’incarico nella sola scuola secondaria), fu prevista con circolare l’estensione dell’incarico anche alle scuole elementari (direzioni didattiche), dove da sempre funzionava la reggenza da parte di un direttore didattico di altra sede.
Ma la stessa norma violata fu utilizzata per comprendere solamente i docenti della secondaria tra i possibili incaricati, escludendo appunto i docenti appartenenti al settore dell’incarico (elementare).
Gli incarichi sono stati negli anni confermati, al punto da consentire a presidi incaricati provenienti dalla secondaria di maturare nell’elementare (settore per molti di loro sconosciuto) l’anzianità richiesta per partecipare al concorso riservato attualmente in corso.