Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Educazione economica: interviene Enrico Giovannini, presidente ISTAT

Il dibattito sull’educazione economica promosso da Tuttoscuola si arricchisce di ulteriori qualificati contributi. Pubblichiamo oggi quello che ci è pervenuto da parte del presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, invitando gli altri lettori a inviarci le loro opinioni sul tema (o su altri temi nuovi da proporre), scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com o intervenendo direttamente online tramite la piattaforma Disqus in calce alle notizie o attraverso la nostra pagina Facebook.

"Per decidere e compiere scelte consapevoli occorre conoscere. Come spesso ho sottolineato in occasioni pubbliche, questo è sempre più vero nell'attuale società dell’informazione, in cui il divario tra chi sa e chi non sa è il più grave di tutti. Il valore aggiunto della statistica, e di quella ‘ufficiale’ in particolare, deriva proprio nella capacità di trasformare i numeri in conoscenza, perché i dati da soli non bastano se non si è in grado di leggerli e interpretarli correttamente. 

La ben nota difficoltà che l’Italia sperimenta nel campo della cultura statistica dei cittadini deriva dalla mancanza, anche questa ben nota, di una diffusa cultura quantitativa e matematica. Non è questa la sede per analizzarne le cause ma, per superare questo handicap, abbiamo individuato nei giovani e nelle scuole un target privilegiato dell’attività che l’Istat e la sua neonata ‘Scuola Superiore di Statistica e Analisi Sociali ed Economiche’, svolge nel campo della diffusione della cultura statistica. 

Dunque, non posso che considerare positivamente un’opzione liceale in cui l’economia, la matematica e la statistica vengano poste al centro del percorso didattico non solo da un punto di vista di strumentazione tecnico-operativa, ma anche, e soprattutto, da quello culturale, così da fornire agli studenti strumenti cognitivi che li aiutino a orientarsi nel mondo attuale. I giovani di oggi, infatti, si trovano a dover fronteggiare situazioni e scelte molto più impegnative di quelle affrontate dai loro genitori alla loro stessa età: che tipo di scuola/università frequentare, studiare o lavorare, rimanere dove si è nati o spostarsi alla ricerca di altre occasioni, e così via. Anche in questo caso, operare scelte corrette non può prescindere da un approccio quantitativo e dai dati, ma è importante che nel liceo economico-sociale si eviti di fornire della statistica un’immagine puramente strumentale o ancillare rispetto alla matematica: l’origine della parola statistica è “scienza dello Stato” e in una società democratica ciò vuol dire che la statistica non è mera tecnica, ma un modo unico per creare quella conoscenza condivisa della realtà socio-economica così indispensabile in un mondo come l’attuale.

Penso che sia necessario adeguare l'insegnamento nei licei allo spirito del tempo. Non è possibile che nella vita reale i ragazzi maneggino concetti come la globalizzazione, la moneta, il pil fino al famosissimo spread e poi tutto ciò non si rispecchi nei programmi scolastici. il non adeguamento suona come una delegittimazione dell'intero corso di studi che ai ragazzi più attenti apparirà come ‘separato’ dalle dinamiche reali". 

Enrico Giovannini

Enrico Giovannini è Presidente dell'Istat dal 2009. Ha lavorato a lungo come Chief Statistician e Director of the Statistics Directorate dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) di Parigi. È professore di Statistica economica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Roma "Tor Vergata" e Presidente della Conferenza degli Statistici Europei, organismo della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite. È stato membro della "Commissione Stiglitz" istituita dal Presidente francese N. Sarkozy e presidente del Global Council sulla "Valutazione del progresso delle società" creato dal World Economic Forum.

 

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