Educa Berlino 2020: tecnologia e didattica mista senza alternative

Dal 2 al 4 dicembre 2020 si tiene a Berlino l’ormai tradizionale conferenza OEB (Online Educa Berlin), il più importante convegno annuale europeo sull’apprendimento assistito dalla tecnologia.

Nei giorni scorsi Rebecca Stromeyer, presidente della conferenza, ha dichiarato che la rete globale di oltre 80.000 professionisti dell’istruzione, analisti e investitori che fa riferimento a OEB è concorde nel giudicare immane (huge) l’impatto negativo del Covid-19 sui sistemi di istruzione e formazione di tutto il mondo.

A questo punto l’apprendimento misto (blended) assistito dalla tecnologia, da sempre considerato da OEB come la chiave del futuro per istruzione e formazione, smette di essere un’opportunità per diventare una necessità, una scelta obbligata se non si vuole che milioni di persone vengano escluse dai sistemi educativi. Per questo, ha affermato, “la tecnologia e l’apprendimento misto devono essere parte integrante dell’esperienza di ogni studente in via prioritaria”.

Della stessa opinione è il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: “La pandemia COVID-19 ha provocato la più grande interruzione (disruption) dell’istruzione mai vista. A metà luglio, le scuole sono state chiuse in più di 160 paesi, interessando oltre 1 miliardo di studenti. Almeno 40 milioni di bambini in età prescolare in tutto il mondo non sono stati istruiti in una fase delicata della loro formazione”. 

L’OEB Global di quest’anno si concentrerà pertanto sullo sviluppo di soluzioni praticabili per estendere la portata dell’apprendimento assistito dalla tecnologia a tutti i livelli di istruzione e formazione compresa quella continua. Per questo saranno presenti esperti, professionisti e investitori provenienti da tutto il mondo.

I principali temi trattati nella conferenza saranno “Implementazione e potenziamento”; “Progettazione e realizzazione”; “Dati e apprendimento”; “Valutazione di abilità e competenze”; “Miglioramento delle prestazioni della forza lavoro”; “Il nuovo L&D” (Apprendimento&Sviluppo); “Trigger tecnologici” e “Il futuro dell’educazione”. In discussione, tra l’altro, il superamento dei tradizionali titoli formali (diplomi, lauree ecc.), che saranno prima accompagnati e poi sostituiti da molto più significativi e continuamente aggiornabili sistemi di riconoscimento delle competenze individuali (Skills Recognition).