Edilizia scolastica: al via fondo da 74 milioni per riqualifica

Un fondo immobiliare territoriale, da circa 74 milioni di euro, dedicato alla riqualificazione o costruzione ex novo di edifici scolastici nei Comuni italiani che permetterà, dopo la fase iniziale dedicata a 6 Comuni, di predisporre linee guida operative e replicabili per favorire investimenti e rigenerazione urbana sul patrimonio immobiliare di piccole, medie e grandi amministrazioni. È questo il progetto “Fondo immobiliare per l’edilizia scolastica e il territorio” promosso da Anci, Agenzia del Demanio, Miur e Invimit presentato stamane a Roma.

L’operazione si concretizzerà attraverso il sistema integrato di fondi immobiliari gestiti da Invimit (società al 100% del Mef e capitalizzata interamente da Inail) e beneficerà dei contributi pubblici messi disposizione dal Miur per la modernizzazione degli edifici scolastica. I Comuni che hanno aderito a questo primo progetto pilota realizzeranno sia edifici scolastici ex novo sia rigenerazione di patrimonio, attingendo a risorse appositamente costituite.

Progetto che prevede l’investimento di Invimit Sgr attraverso il Fondo I3 Core Comparto Territorio con 57,8 milioni di euro di equity e dei Comuni con l’apporto di immobili per un valore di 11 milioni. A queste risorse si aggiungeranno, inoltre, i contributi del Miur pari a 5,9 milioni di euro (finanziamento del Ministero in base all’art 53 d.l. 9 febbraio 2012 con recepimento dell’art.33 d.l. 98). Oltre al Comune capofila, le amministrazioni coinvolte saranno quelle di Osimo (An), Isola Di Capo Rizzuto (Kr), Robbiate (Lc), Grumolo delle Abbadesse (Vi), Monte Prandone (Ap).

Il progetto ha tre direttrici principali. La prima, realizzare nuovi poli scolastici innovativi secondo gli standard 3 le linee guida indicate dal Miur in materia di edilizia scolastica e riqualificare immobili di proprietà del comune dimessi e non utilizzati, il tutto senza incidere sui saldi della finanza pubblica. La seconda direttrice è quella di rigenerare il patrimonio immobiliare dimesso o non utilizzato degli enti locali. Ultima è rigenerare, valorizzare il patrimonio immobiliare da rendere efficiente in termini sia economici che finanziari.

“Il progetto che presentiamo oggi riguarda solo sei Comuni ma può rappresentare un modello esportabile ed efficace per riqualificare i tanti immobili inutilizzati nei nostri Comuni. Puntare al recupero dell’esistente con strumenti finanziari alternativi è una sfida che guarda al futuro e che Anci supporta con convinzione”. Ha detto il presidente Anci Antonio Decaro che nel suo intervento ha anche ricordato come “la rigenerazione degli immobili e’ un’occasione di sviluppo e crescita dei territori a cui non possiamo sottrarci”.

Per il sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo, la collaborazione tra Governo centrale e amministrazioni locali e tra pubblico e privato “è l’elemento centrale di questo progetto, che dimostra come la sicurezza degli edifici scolastici e l’incolumità delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi siano obiettivi perseguiti ormai in modo trasversale da tutti gli attori coinvolti in questo settore. Nel solco di quanto gia’ realizzato dal Governo e dal Miur – ha aggiunto – questo progetto punta non solo alla messa in sicurezza degli edifici esistenti, ma anche alla creazione di ambienti di apprendimento innovativi, perché gli elementi architettonici influiscono sullo stare bene a scuola. Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione ampia e trasversale e ci auguriamo che dopo la fase sperimentale, ci sia una diffusione capillare delle buone pratiche che emergeranno”.

A scuola di sicurezza… Meglio preparati che spaventati!”

La sicurezza a scuola è un diritto e come tale va rispettato. Per questo Tuttoscuola, in collaborazione con l’Istituto d’Istruzione Superiore Giosuè Carducci di Roma, ha messo in piedi il progetto “A scuola di sicurezza… Meglio preparati che spaventati!”. Il progetto si compone  di diversi moduli formativi articolati in sei livelli di approfondimento per corsi completi e di aggiornamento.

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Segnaliamo che il progetto  potrà essere ampliato e aperto alla realizzazione della formazione prevista in materia di sicurezza per le attività di Alternanza Scuola – Lavoro destinate agli studenti di terza quarta e quinta classe degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, con la creazione di uno specifico MODULO ALUNNI.

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