Dpef e intesa sindacati-governo sulla conoscenza: primo obiettivo la qualità della scuola

Qualità della scuola, qualità della conoscenza, qualità dell’insegnamento: sono le affermazioni ricorrenti a proposito della scuola sia nel Documento di Programmazione economica (Dpef) approvato dal Governo sia nell’Intesa sulla conoscenza sottoscritto quasi in contemporanea a fine giugno dai sindacati della scuola e da ministri rappresentanti del Governo.
La qualità della scuola è l’obiettivo centrale, afferma il recente documento d’intesa sulla conoscenza sottoscritto da Governo e sindacati della scuola. Per fare qualità “occorre affrontare tutti i diversi fattori, oltre al contesto, da cui dipende la qualità della scuola: le condizioni materiali in cui si esercita l’azione educativa…”.
Come rilevato anche dal 1° Rapporto sulla qualità nella scuola curato da Tuttoscuola, come si vede, a sostenere la qualità delle scuole sono le loro condizioni materiali di esercizio. Insomma, dimmi in quali condizioni di istruzione vivi e ti dirò quale qualità di scuola hai.
Nel Dpef 2008-2001, a proposito di qualità della scuola si afferma che per “mettere la qualità della scuola al centro dell’azione educativa pubblica, vanno in primo luogo decisamente rafforzati i sistemi di misurazione e di valutazione dei risultati dei diversi fattori, interni ed esterni alla scuola, da cui i risultati dipendono.
Anche il Dpef conferma, quindi, che è possibile, anzi, necessario, rilevare la qualità attraverso indicatori di quantità misurabili.
L’Intesa sindacati Governo parla di valutazione del sistema di istruzione e, naturalmente, pone al centro di questa azione programmatica il rilancio dell’Invalsi, con previsione di affidare all’istituto la costruzione di un sistema di valutazione esterno ed autonomo.
La credibilità di un sistema di valutazione passa dall’autonomia del soggetto valutatore rispetto al committente valutato.