Tuttoscuola: Non solo statale

Dove sono finiti i finanziamenti per gli iscritti alle scuole paritarie?

Sono passati più di sette mesi dall’approvazione della Legge Finanziaria per il 2003 e sono passati invano, poiché le indicazioni in merito alla riduzione d’imposta e al relativo stanziamento di 30 milioni di euro a favore delle famiglie con figli che frequentano scuole paritarie sono rimaste lettera morta. (…)
La politica dei proclami e delle promesse non mantenute è una politica demagogica e praticamente suicida“.

A parlare è un deputato, ma non dell’opposizione, come si potrebbe intuire dal tono critico e severo. La dichiarazione appartiene invece nientemeno che al responsabile scuola di Forza Italia, l’on. Mario Mauro.

I bonus economici previsti dalla Finanziaria 2003 erano stati salutati a suo tempo da parte delle associazioni dei genitori delle scuole non statali come una scelta di portata storica, e fortemente criticati dalle forze di sinistra.
30 milioni di euro all’anno, pari a circa 60 miliardi di vecchie lire, che, se ripartite tra tutti gli alunni che frequentano le paritarie (991.000 circa), equivalgono al modesto importo medio di poco più di 30 euro a testa.
Non molto, ma, tanto per cominciare… E invece non è ancora cominciato nulla.
A denunciare la mancata attuazione era stata circa un mese fa l’Agesc, l’associazione dei genitori delle scuole cattoliche; ora arriva il forte richiamo dell’on. Mauro, influente responsabile scuola del partito di maggioranza relativa, il quale si augura che “il riposo estivo favorisca la riflessione e porti sano consiglio”. A buon intenditor…

Una novità comunque va colta: il decreto legge 24 giugno 2003, n.145, approvato la settimana scorsa in via definitiva dal Senato, concernente la proroga dei termini e disposizioni urgenti ordinamentali all’art.13 dispone che all’articolo 2, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n.289, dopo le parole “Con decreto” sono inserite le seguenti “di natura non regolamentare” e dopo le parole “di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca” sono soppresse le seguenti: “da adottare ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n.4002“.
In sostanza la norma trasforma il richiesto Regolamento in atto di natura non regolamentare. Ci auguriamo che la modifica introdotta abbia l’obiettivo di accorciare i tempi di erogazione del contributo e non quello di sottrarre l’atto attuativo della disposizione legislativa ai controlli posti a garanzia del corretto del potere normativo secondario.

Forgot Password