Dopo feste e ponti, ancora uno stop alle lezioni

Si è chiuso ieri un periodo di feste e "ponti" di rara lunghezza, che hanno tenuto lontani gli studenti italiani dalle lezioni per molti giorni: si è cominciato con le vacanze pasquali, poi i ponti consecutivi del 25 aprile e del 1° maggio.
Da oggi si ricomincia nelle aule a studiare e a preparare il "rush" finale in vista degli scrutini di fine anno. Almeno così dovrebbe essere. Ma è in vista una nuova, doppia interruzione delle lezioni, che coinvolgerà buona parte degli studenti italiani.

Questa volta lo stop alle attività didattiche lo imporranno le prossime elezioni amministrative.
Dove? Il 25-26 maggio si voterà in Valle d’Aosta e Friuli per il rinnovo dei consigli regionali; a Massa Carrara, Roma, Benevento e Foggia per i consigli provinciali, in circa 500 Comuni (di cui 97 superiori a 15.000 abitanti) per l’elezione del Sindaco.

Le scuole sedi di seggio rimarranno chiuse dal sabato precedente le elezioni al martedì successivo, per consentire l’espletamento di tutte le procedure elettorali e per la sistemazione e pulizia dei locali. Qualora poi i presidenti di regioni e province e i primi cittadini dei comuni interessati non fossero eletti al primo turno, una nuova chiusura interesserà le scuole per l’effettuazione dei ballottaggi (previsti per i giorni 8 e 9 giugno).

Ma non finisce qui. Il 15 giugno si vota per il referendum sull’art. 18; le lezioni a quella data saranno già terminate, ma saranno in corso gli esami di licenza elementare e media. Pertanto le scuole sedi di seggio elettorale dovranno sospendere, ancora una volta, le attività.
Se ne parla ormai da anni, ma quando giungerà il momento di svolgere le elezioni amministrative in edifici diversi da quelli scolastici?