
Sono oltre 500 le “scuole secondarie legalmente riconosciute e pareggiate, di primo e secondo grado”, destinatarie della somma complessiva di 10.022.000.000, erogata per l’anno finanziario 2001 a titolo di “sussidio”, su domanda delle scuole interessate, in applicazione di due decreti ministeriali “ulivisti” emanati nel 1998 e 1999. L’elenco completo è pubblicato su www.istruzione.it (nelle News). Si tratta mediamente di circa 20 milioni a istituto, che però non sono distribuiti in modo uniforme: si va dalla modesta somma di 1.150.000 lire concessa alla scuola media “Figlie Sacri Cuori Gesù e Maria” di Pescara ai 120 milioni assegnati ad un liceo artistico di Milano, gestito dalla “Congregazione Suore Orsoline di S. Carlo a S. Ambrogio”. Anche le scuole non statali ritenute “ricche”, come il Collegio San Carlo di Milano, hanno chiesto e ottenuto il sussidio. Il San Carlo, per esempio, ha ricevuto 30 milioni. Alcune scuole, sede di corsi di diverso ordine e grado, hanno inoltre ottenuto finanziamenti plurimi, uno per ciascun tipo di corso attivato, arrivando così ad incassare anche 80-100 milioni. Briciole, si dirà, ma ad alto valore simbolico, così alto da scontentare tutti: i sostenitori della parità anche economica tra scuole statali e paritarie, e i loro avversari che lamentano il mancato rispetto della norma costituzionale (libertà di istituire scuole non statali “senza oneri per lo Stato”). Segno che il problema continua ad essere insoluto.
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