Didattica a Distanza, Azzolina: ‘Sì, se è per i ragazzi. No se è contro’

“Voglio chiarire questi tre punti”, dichiara dalla sua pagina Facebook la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, andando a puntualizzare ancora una volta la sua posizione sulla chiusura delle scuole e il ricorso alla Didattica a Distanza con lo scopo di contenere la diffusione del Covid-19.

“Quest’estate ho fortemente voluto che si inserisse la didattica digitale integrata nelle linee guida per la ripartenza, quando tutti la demonizzavano. Basta rileggere le cronache – dice la Ministra -.  La Didattica digitale integrata, che ora tutti invocano per gli istituti superiori, c’è già. Una parte di didattica in presenza e una parte a casa. I dirigenti scolastici e i docenti l’hanno predisposta sulla base delle esigenze delle scuole, con l’obiettivo di rispettare le prescrizioni del Cts per il distanziamento e la sicurezza delle studentesse, degli studenti e del personale. Basta fare un giro per le scuole secondarie di II grado per constatarlo. Nella scuola dove sono stata stamani a Roma, metà classe era già collegata da casa, così come sta avvenendo in tante altre istituzioni scolastiche del secondo ciclo”.
 
“Gli studenti e le studentesse sono felici di essere rientrati a scuola – afferma ancora una volta Azzolina -. La didattica a distanza al 100%, così come chiesto in questi giorni da qualcuno, non aiuterebbe a tutelare la salute dei ragazzi, che andrebbero comunque a soddisfare la loro legittima voglia di socialità in altri luoghi. Il nostro dovere, oggi più che mai, è invece proteggerli. I nostri dirigenti scolastici e tutto il personale scolastico sono stati un’estate intera col metro in mano, lavorando insieme al Ministero, per mettere in sicurezza la scuola. Sì alla Dad PER i ragazzi. No alla Dad CONTRO i ragazzi”.