Di Menna (Uil scuola): impianto condivisibile, ma…

Per Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola, l’impianto del provvedimento sulla formazione iniziale presentato oggi dal ministro è condivisibile per tre motivi: mantiene l’impianto nazionale della formazione di tutti gli insegnanti d’Italia, prevede che alla formazione iniziale degli insegnati concorrano sia l’università che l’esperienza concreta di insegnamento nelle scuole ed  è basato sulla programmazione degli accessi.

Tuttavia “esprimiamo preoccupazione“, continua il segretario della Uil Scuola, “per la fase transitoria. Non è affrontato con concretezza il periodo ‘di passaggio’ che riguarderà i prossimi anni, considerati i tempi necessari per i primi ‘nuovi laureati’“. Per esempio nelle province  dove dove sono esaurite le graduatorie permanenti dei precari per alcune discipline, vanno subito banditi i concorsi. “Altrimenti, è evidente, si sta già formando nuovo precariato che matura legittime aspettative“.

Per quanto riguarda i precari attuali la Uil scuola ripropone che, nei prossimi giorni, a nomine completate, ci sia il confronto ministro-sindacati per affrontare il problema, “a partire dalla tutela retributiva e professionale di quanti non vedono riconfermato l’incarico con la messa a punto e l’attuazione delle intese tra Miur e Regioni“. L’urgenza di oggi – sottolinea Di Menna – è infatti quella dei precari senza incarico rinnovato.

Definite  le modalità per la formazione degli insegnanti, diviene ora urgente – conclude Di Menna – l’emanazione del decreto per garantire le modalità di reclutamento, che, per la Uil Scuola, “devono essere di tipo concorsuale“.