Delusi i senatori per la forzata assenza del ministro

Mercoledì l’aspettavano in Commissione cultura e istruzione al Senato, ma la tragedia dell’Abruzzo l’ha costretta a dare forfait e, ancora un volta, il ministro Gelmini ha dovuto disertare l’incontro con i senatori per trattare questioni relative alla sua riforma (all’ordine del giorno questa volta c’era la questione delle iscrizioni nella scuola primaria dove, secondo un campione rilevato dal ministero, i genitori sembra non abbiano optato per le 24 ore settimanali).

L’opposizione, pur comprendendo i motivi di questa assenza, ha stigmatizzato l’atteggiamento del ministro, a loro dire, poco rispettoso nei confronti del Parlamento, visto che si è ripetuto nel tempo.

Il senatore Rusconi (PD), dopo avere preso atto della forzata assenza del ministro, ha criticato la recente modifica al regolamento sulla valutazione degli studenti nella parte riguardante l’ammissione agli esami di Stato. “In proposito, pur apprezzando che siano state recepite le indicazioni sollevate fra l’altro dai senatori Asciutti e Aderenti, con un sostanziale passo indietro rispetto al testo originariamente proposto dal Ministro, deplora che tali notizie siano prioritariamente divulgate attraverso la stampa, peraltro non sempre specializzata.”

La senatrice Mariapia Garavaglia, a sua volta, ha puntualizzato che il ministro Gelmini ha avuto modo di partecipare a trasmissioni televisive sul tema della sicurezza degli edifici scolastici, su cui avrebbe potuto più utilmente riferire al Parlamento.

Insomma, più che nel merito delle scelte, la critica al ministro è piuttosto rivolta al metodo di rapportarsi con il Parlamento.

Prima della Gelmini, altri ministri sono stati rimproverati per le loro scarse presenze alle Camere. Per la Gelmini il presidente della Commissione ha (quasi) assicurato la presenza del ministro dopo le vacanze pasquali.