Ddl Buona Scuola. I triennalisti che non potranno più lavorare

In attesa di conoscere il testo definitivo del Ddl, c’è un’altra questione che sta preoccupando i docenti con contratto a tempo determinato con una anzianità di servizio superiore ai 36 mesi.

In ossequio alla nota sentenza della Corte di Giustizia europea che ha bacchettato l’Italia per avere reiterato contratti a tempo determinato oltre i canonici 36 mesi di durata complessiva, il ddl all’art. 12 dispone che “I contratti a tempo determinato stipulati con personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di 36 mesi, anche non consecutivi.”

Ciò significa che decine di migliaia di docenti, chiamiamoli triennalisti, attualmente in servizio, non potranno lavorare l’anno prossimo. Al loro posto saranno chiamati altri docenti biennalisti che, dopo un altro anno di servizio, non potranno nuovamente essere nominati, e così via.

Il divieto, data la perentorietà, non ammette ulteriori deroghe per non violare la sentenza della Corte che ha fissato ai 36 mesi il limite invalicabile.

Il contratto mancato sarà monetizzato?

Sembra di no, perché il Fondo di 10 milioni per fronteggiare sentenze per il risarcimento dei danni conseguenti alla reiterazione di contratti a termine per una durata complessiva superiore a 36 mesi sembra riguardare le situazioni pregresse. Nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, è iscritto il Fondo per i pagamenti in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali aventi ad oggetto il risarcimento dei danni conseguenti alla reiterazione di contratti a termine per una durata complessiva superiore a 36 mesi, anche non continuativi, su posti vacanti e disponibili, con la dotazione di euro 10 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016.

In conclusione questa dei triennalisti è una nuova questione da cui occorre uscire per evitare un contenzioso infinito e una penalizzazione ingiusta per chi ha lavorato per la scuola.

Sanatoria per loro?