
Contributi non previsti per gli esami
Skuola.net ha raccolto informazioni sui costi extra che gli studenti devono sostenere per gli esami di maturità. Si parla dei contributi richiesti dalle scuole, oltre a quelli di tasse erariali previste dalla legge (12.09 euro per l’esame, 15.13 per il ritiro del diploma).
In un istituto di Lucca, in base ad una delibera del consiglio d’istituto, viene richiesto al candidato esterno (privatista) un contributo di 300 euro.
Tuttavia non si tratta di casi isolati, secondo skuola.net: “bastano alcune ricerche su Google con le parole chiave giuste e sui siti delle scuole compaiono circolari nelle quali si richiedono contributi, a vario titolo e con vari nomi. Tra esami preliminari e Maturità al Niccolò Braucci di Caivano (NA) servono 280 euro, 250 invece al Natta come anche al Feltrinelli di Milano, sempre a Milano si chiedono 300 euro al Liceo Agnesi di cui 100 di cauzione (?), 250 al Vendramin Corner di Venezia, 160 al Piaget di Roma…
Tuttavia anche i maturandi frequentanti non sono esenti dal pagamento del contributo alle scuole. Si tratta di cifre chiaramente più basse: l’80% dichiara di aver corrisposto una somma che può variare dalle poche decine di euro nel caso più comune ma anche superare di slancio i 50 euro.
“Le richieste di contributi per sostenere l’esame di Maturità a carico dei privatisti sono un fenomeno ormai noto da anni che, come si può vedere, molto spesso è alla luce del sole, visto che le richieste di denaro sono quantificabili e visibili direttamente sui siti delle scuole. Rispetto alla ricerca condotta lo scorso anno, abbiamo notato che alcuni istituti censiti hanno smesso di pubblicare sul proprio sito moduli o circolari da cui si poteva evincere la richiesta di denaro. Hanno smesso o continuano a farlo in maniera più discreta? Non è dato saperlo”.
La denuncia di skuola.net è arrivata all’attenzione dei funzionari ministeriali. La dott. Lucrezia Stellacci, Capo Dipartimento all’istruzione, ha dichiarato che il contributo aggiuntivo alle tasse erariali è illegittimo e che i dirigenti scolastici sono passibili di sanzioni disciplinari.
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