
Conto alla rovescia per una maturità con epilogo forzato al 18 luglio

Conto alla rovescia per la maturità 2013. Fra quindici giorni circa mezzo milione di studenti della quinta superiore si cimenteranno con l’esame più importante della vita. Un rito collettivo che ogni anno mette in agitazione ragazzi e genitori, e che l’agenzia di stampa Dire riepiloga nei suoi punti essenziali. Questo giugno l’esame di Stato è segnato da polemiche e novità.
Scatta infatti, per effetto di una legge voluta dall’ex governo Prodi, dopo molti rinvii (e salvo un ulteriore rinvio anche quest’anno, peraltro invocato da più parti), il bonus maturità: chi prende un voto dall’80 in su potrà portarsi dietro dei punti per l’accesso alle facoltà a numero chiuso per legge (medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura). Ma il modo in cui saranno conteggiati questi crediti sta generando polemiche. Altra novità: l’Invalsi, l’Istituto di valutazione del sistema scolastico, metterà a disposizione materiali e griglie per la correzione dei compiti segnando di fatto il suo ingresso nel rito della maturità. Quanto alla prima prova, il tema, da D’Annunzio, alla crisi economica al ruolo della donna, è già caccia ai possibili titoli. E quest’anno, per la prima volta, il ministero ha indicato una data certa entro cui vanno chiuse le operazioni d’esame: il 18 luglio. Un effetto dell’anticipazione dei test universitari: si comincia il 23 luglio con medicina.
Le date: Si comincia il 19 giugno, di mercoledì, con il tema di italiano uguale per tutti. Seconda prova specifica per ciascun indirizzo il 20 giugno. La terza prova, predisposta dalle commissioni interne, è in calendario il 24.
Il bonus delle polemiche: Per chi si diploma con un voto superiore all’80 scatta il bonus da giocare nei test per l’accesso alle facoltà a numero chiuso. I punti disponibili vanno da 4 a 10. I punti totali del test sono 100. Fino a 90 si possono ottenere rispondendo bene alle domande, gli altri 10 sono ad appannaggio dei meritevoli da 80 e più alla maturità. Ma la complessa modalità di assegnazione del bonus varia da scuola a scuola penalizzando, paradossalmente, gli istituti dove le votazioni sono mediamente più alte. I punti verranno infatti attribuiti rapportando il voto preso dai bravi alla “distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell’anno scolastico 2011/12”. Insomma, dove le performance sono state molto elevate si abbasseranno le probabilità di avere un bonus alto, e non certo per colpa dello studente. Non mancano le polemiche dei ragazzi che hanno già avviato una petizione on line: ‘Appello al ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza: Abolire i bonus’, è il titolo della richiesta lanciata sul portale www.change.org e già ‘firmata’ alle 17 del 3 giugno da 1.229 sostenitori. Quanto ai presidi, c’è chi dice no al bonus: Ivana Uras, preside del liceo scientifico romano ‘Newton’ parla di “un sistema non corretto, da rivedere, non fondato su criteri di eguaglianza sostanziale. È assurdo che i percentili vengano calcolati scuola per scuola e non a livello nazionale“. Anche il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sostiene che il sistema (ereditato dal suo predecessore) vada semplificato, ma la maturità incombe.
Invalsi, test sì ma dal 2015: I test Invalsi (quelli che misurano in modo standardizzato le competenze degli studenti in italiano e matematica) quest’anno sono sbarcati anche in quinta superiore, ma in via sperimentale. Perché le prove vadano a regime per i ragazzi dell’ultimo anno di scuola bisognerà attendere il 2015. E si svolgeranno in corso d’anno e non a giugno. Ma non è escluso che, una volta andate a regime, le prove possano comunque diventare un pezzo dell’esame seppur anticipato di qualche mese. Non solo: saranno strumento di orientamento per l’università. Intanto da quest’anno l’Invalsi, secondo quanto ha disposto una circolare del 24 aprile scorso, metterà a disposizione sul proprio sito “esempi e indicazioni metodologiche” per la valutazione di prima e seconda prova.
Chiusura ‘forzata’ entro il 18 luglio: Per la prima volta quest’anno viale Trastevere impone una data di chiusura degli esami: il 18 luglio. Il 23, infatti, cominciano i test universitari e i prof dovranno correre per concludere le interrogazioni e trasmettere al sistema centrale del ministero tutte le votazioni.
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