Tuttoscuola: Non solo statale

Congresso AGeSC/1. Oltre la parità giuridica

Il XV congresso nazionale dell’AGeSC (Associazione Genitori delle Scuole Cattoliche), svoltosi a Roma tra il 20 e il 22 marzo 2009, ha messo l’immagine del bivio al centro del suo dibattito:  “Libertà di educazione: l’Italia al bivio“.

Il bivio, ha detto nella sua relazione la presidente nazionale uscente dell’associazione Maria Grazia Colombo, confermata nell’incarico, riguarda la libertà di educazione, che per essere pienamente garantita deve prevedere non solo il “diritto per enti e privati di istituire scuole“, come recita la Costituzione del 1948, ma anche la possibilità economica per le famiglie di scegliere la scuola preferita. Il bivio è tra dare o non dare questa possibilità a tutte le famiglie.

L’appello della presidente AGeSC ad estendere la parità giuridica delle scuole paritarie al piano economico non è stato però raccolto, per lo meno non con impegni specifici, dai rappresentanti della maggioranza di governo intervenuti al congresso, a partire dal ministro Gelmini e dalla on. Goisis della Lega. E gli stessi esponenti dell’opposizione, l’ex ministro Fioroni in testa, si sono limitati a difendere le (poche) brecce aperte per via regolamentare nella diga del “senza oneri per lo Stato“.

Non è casuale che un applauso più forte di quello riservato alla Gelmini l’abbia ricevuto l’on. Santolini (UDC) nel momento in cui ha richiamato l’attenzione della platea sul fatto che il ministro nel suo intervento non aveva preso impegni per la parità in senso economico.

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