Tuttoscuola: Non solo statale

Congresso Agesc: si adottino standard europei

Anche l’Italia adotti nei confronti della scuola paritaria gli standard europei, cominciando da un adeguamento graduale dei fondi, nel giro di tre anni almeno 200 milioni di euro in più all’anno, e usando un mix di strumenti che comprenda da una parte le convenzioni attualmente in atto e dall’altra una detrazione fiscale alle famiglie.

Questa la richiesta formulata dall’Agesc (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) nel corso del suo XVI Congresso nazionale in corso a Roma.

Si parte – ricorda l’Agesc – dal finanziamento odierno pari all’1% del totale della spesa statale per la scuola a fronte del 12% degli studenti; si chiede di arrivare almeno al 2% per non dover continuare a chiudere scuole non statali”.

Maria Grazia Colombo, presidente della Associazione, sostiene che “liberalizzare il settore dell’istruzione nel nostro Paese e razionalizzarne le spese costituisce la base per favorire una concorrenza virtuosa fra le scuole paritarie e non, necessaria per un miglioramento della qualità didattica e della formazione del capitale umano. Paritario significa sullo stesso piano della scuola statale, riconoscerne la funzione pubblica”.

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