Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Confronto Aprea-Bastico: le domande dei lettori sulla funzione docente

Ringraziamo davvero tutti i lettori per il gran numero di domande che ci stanno giungendo, in vista del confronto tra Valentina Aprea e Mariangela Bastico sul mondo della scuola di martedì 1° aprile (ore 11,00, Roma, Camera dei Deputati, con diretta testuale sul sito) che stanno giungendo alla redazione (redazione@tuttoscuola.com, ricordiamo, con oggetto “confronto Aprea-Bastico”).

Se non tutte troveranno risposta, sarà solo per l’esiguità del tempo a disposizione, e non per la qualità, altissima, dei quesiti che abbiamo ricevuto, sui quali torneremo anche successivamente. Maggiori informazioni sul senso dell’iniziativa possono essere raccolte a partire dal precedente articolo 1° aprile 2008: Tuttoscuola invita i lettori a partecipare all’evento.

Sul tema della funzione docente, Giovanni Vittorio Pallottino chiede le soluzioni che le due esperte intendono applicare “al problema dell’incentivazione, della riqualificazione e della formazione permanente del capitale umano costituito dall’attuale corpo docente”, e quali iniziative prenderanno per “invertire il trend storico (risultante dalle indagini internazionali) sintetizzato grossolanamente dallo slogan ‘promuovere tutti'”. Anche Antonella Buono pone lo stesso problema, ampliando le domande anche al tema dell’integrazione degli studenti stranieri (come rimuovere gli ostacoli della “differenza degli strumenti linguistici e culturali posseduti senza necessariamente abbassare i livelli di apprendimento”?) e alla “valutazione comparativa delle scuole, sia sul piano organizzativo (= analisi dei processi attivati) che su quello dei risultati degli alunni (= analisi del ‘prodotto’)”.

Pasquale D’Avolio chiede come le due rappresentanti si adopereranno “per assicurare la ‘continuità didattica’ anche per i supplenti” annuali, oltre che per gli insegnanti, chiosando che si tratta di “un problema soprattutto per le zone periferiche e di montagna”.

Daniele Papini pone alle due esponenti delle principali formazioni politiche la questione dei “docenti dichiarati dalle apposite commissioni mediche inidonei a svolgere la funzione docente per motivi di salute, ma idonei ad altri compiti”, per i quali si cerca da sei anni di individuare “collocazioni impossibili”.

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