Concorso straordinario: è polemica sul calendario delle prove

Parte finalmente il concorso straordinario per la scuola secondaria e scoppia immediatamente la polemica sui tempi di svolgimento delle prove scritte. Il calendario delle prove del concorso straordinario, reso noto dal Ministero dell’istruzione dopo l’avviso in Gazzetta Ufficiale, impegna un arco di tempo considerevole, compreso tra il 22 ottobre e il 16 novembre, utilizzando nei 15 giorni previsti sia il mattino che il pomeriggio.

Complessivamente le sessioni delle prove del concorso straordinari sono 29, per la maggior parte in svolgimento quattro al mattino e quattro al pomeriggio, in considerazione del fatto che le classi di concorso previste superano il centinaio (109 per l’esattezza).

Si tratta di una macchina organizzativa non di poco conto che comporterà uno sforzo significativo sul territorio per reperire, in assoluta sicurezza, aule, laboratori, personale di vigilanza, per consentire la partecipazione di oltre 64 mila candidati che si contenderanno i 32 mila posti in palio del concorso straordinario.

E proprio con riferimento ai candidati (64.563) è scoppiata la polemica, in quanto, per la natura stessa del concorso straordinario riservato a docenti con almeno tre anni di servizio, la maggior parte di loro (se non tutti) in quei giorni sarà impegnato in supplenza e dovrà lasciare il servizio per recarsi nella sede assegnata per la prova, probabilmente in altra regione. Tra viaggi, pernottamenti e presenza alla prova, si può stimare che ogni candidato sarà costretto ad assentarsi mediamente per non meno di tre-quattro giorni.

Si tratta di permessi consentiti dal contratto di lavoro che, comunque, avranno un impatto negativo sul servizio. Conseguentemente sulla scuola, nell’arco di tempo tra il 22 ottobre e il 16 novembre, peseranno non meno di 200-250 mila giorni complessivi di assenza che metteranno in difficoltà organizzativa molti istituti per sopperire ai vuoti di presenza.

Per questa ragione il PD ha chiesto un rinvio delle prove del concorso straordinario al periodo natalizio, quando le scuole saranno chiuse e non risentiranno delle assenze dei supplenti partecipanti al concorso.

Il M5S ha respinto la proposta, facendo quadrato intorno al suo ministro, forse per il timore che la richiesta del rinvio possa nascondere la proposta, mai cancellata, di un’assunzione ope legis dei precari senza la selezione del concorso.

In effetti, sull’onda della polemica la proposta dell’ope legis è già cavalcata dall’opposizione e da alcuni sindacati della scuola.

 

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