Concorso Infanzia e Primaria: tutto pronto per la preselettiva, ma il bando dovrà essere rivisto. Migliaia di candidati nel limbo

I concorsi scuola ordinari banditi un anno fa avrebbero dovuto assicurare non solo una risposta ad oltre mezzo milione di candidati (76mila per infanzia e primaria e 430mila per secondaria) che avevano richiesto di parteciparvi, ma anche e soprattutto dare una salutare boccata di ossigeno alla stabilizzazione del sistema scolastico nominando nuovi docenti su quasi 46mila cattedre in titolarità stabile (33mila per la secondaria e 12.863 per infanzia e primaria). Tutto sarebbe pronto per preselettiva del concorso Infanzia e Primaria, ma alla pandemia che ha rallentato le procedure concorsuali si è aggiunta ora la norma Brunetta che, nell’intento di semplificare e di accorciare i tempi, sta invece concretamente rischiando di rimandare tutto alle calende greche.

Come accennato qualche riga sopra, la questione assurda riguarda proprio la prova preselettiva del concorso ordinario di infanzia e primaria. È tutto pronto da diversi giorni: commissioni di concorso costituite in tutte le regioni, collaudo effettuato delle aule informatiche e delle strumentazioni tecnologiche per lo svolgimento delle prove in computer-based, batteria dei test già pronta e validata. L’organizzazione (con costi non indifferenti) è pronta, ma l’irrompere del decreto Brunetta ha fatto sospendere le operazioni in attesa di una decisione che, comunque, il ministro Bianchi dovrà prendere quanto prima.

Il bando del concorso Infanzia e Primaria dovrà essere necessariamente rivisto perché la prova scritta (unica anche per il concorso della secondaria) dovrà avere una durata massima di 60 minuti invece dei 150 previsti. Il bando (e anche il regolamento da cui il bando discende) dovrà rivedere non solo la durata, ma anche i contenuti da inserirvi.

Ma, in attesa di questa revisione del bando del concorso Infanzia e Primaria, cosa impedisce all’amministrazione di procedere subito alla preselezione nei termini già previsti e nelle condizioni predisposte, visto che il decreto Brunetta rimette al ministero la scelta tra test con risposte multiple o valutazione dei titoli di accesso?

La prova preselettiva del concorso Infanzia e Primaria prevista dal bando si può (si deve) fare.