Concorso infanzia e primaria: approvato il decreto. Programmi e tabella dei titoli

Definito dal Ministero dell’Istruzione il decreto ministeriale che modifica il concorso infanzia e primaria, già bandito nel 2020. Con tutta probabilità nei prossimi giorni verrà anche pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Leggi il decreto relativo al concorso infanzia e primaria

Leggi la tabella dei titoli

I candidati che hanno fatto domanda di partecipazione al concorso infanzia e primaria sono ammessi a sostenere una prova scritta computer-based distinta per ciascuna procedura. La durata della prova è pari a 100 minuti.

Ricordiamo che la prova scritta del concorso infanzia e primaria è composta da 50 quesiti:

  • per i posti comuni, quaranta quesiti a risposta multipla, volti all’accertamento delle competenze e delle conoscenze in relazione alle discipline oggetto di insegnamento nella scuola primaria e ai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia
  • per i posti di sostegno, quaranta quesiti a risposta multipla inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
  • per i posti comuni e di sostegno, cinque quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue
  •  cinque quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da quattro risposte, delle quali solo una è esatta; l’ordine dei 50 quesiti è somministrato in modalità casuale per ciascun candidato. Non si dà luogo alla previa pubblicazione dei quesiti.

Concorso infanzia e primaria: i programmi

I candidati ai concorsi per posti di insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria, nonché per i posti di sostegno agli alunni con disabilità, devono essere in possesso dei seguenti requisiti culturali e professionali correlati al posto specifico:

1. sicuro dominio dei contenuti dei campi di esperienza, delle discipline di insegnamento, e dei loro fondamenti epistemologici, come individuati dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, al fine di realizzare una efficace mediazione metodologico-didattica, una sicura progettazione curricolare e interdisciplinare e di adottare opportuni strumenti di osservazione, verifica e valutazione degli alunni, nonché idonee strategie per il miglioramento continuo dei percorsi messi in atto;
2. conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo, della psicologia dell’apprendimento scolastico e della psicologia dell’educazione;
3. conoscenze pedagogico-didattiche e competenze sociali finalizzate all’attivazione di una positiva relazione educativa, in stretto coordinamento con gli altri docenti che operano nella classe, nella sezione, nel plesso scolastico e con l’intera comunità professionale della scuola, anche realizzando esperienze di continuità orizzontale e verticale;
4. conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica individualizzata e personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione all’obiettivo dell’inclusione scolastica;
5. competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento;
6. conoscenza dei principi dell’autovalutazione di istituto, con particolare riguardo all’area del miglioramento del sistema scolastico;
7. conoscenza della legislazione e della normativa scolastica, con riguardo a:

a. Costituzione della Repubblica italiana;
b. Legge 107/2015;
c. autonomia scolastica, con riferimento, in particolare, al dPR 275/1999, Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;
d. ordinamenti didattici del primo ciclo di istruzione e del segmento da zero a sei anni:

● dPR 89/2009, Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione;
● DM 254/2012, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione;
● D.lgs 62/2017, Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel
primo ciclo ed esami di Stato;
● D.lgs 65/2017, Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita
sino a sei anni;
● DM 742/2017, Certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione;

e. governance delle istituzioni scolastiche (Testo Unico, Titolo I capo I);
f. stato giuridico del docente, contratto di lavoro, disciplina del periodo di formazione e di prova (CCNL vigente; DM 850/2015 relativo all’anno di formazione e di prova per docenti neoassunti);
g. compiti e finalità di Invalsi e Indire;
h. il sistema nazionale di valutazione (dPR 80/2013);
i. normativa generale per l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali (disabili, con disturbi specifici di apprendimento e con BES non certificati):

• Legge 104/1992(articoli di interesse);
• Legge 170/20lO, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico;
• D.lgs 66/2017, Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con
disabilità;

l. Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (nota MIUR prot. n. 4233 del 19.02.2014);
m. Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati (nota MIUR prot. n. 7443 del 18.12.2014);
n. Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo (nota MIUR prot. n. 2519 del 15.04.2015);

8. conoscenza dei seguenti documenti europei in materia educativa:

a. Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente;
b. Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea, relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente del 22 maggio 2018.

A.2 Scuola dell’infanzia

Il candidato deve dimostrare di possedere adeguate conoscenze e competenze rispondenti al profilo professionale delineato nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’ infanzia e del primo ciclo d’istruzione e finalizzate a promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza.

Il candidato, attesa la specificità dei bambini e dei gruppi di cui si prende cura, deve possedere adeguate competenze al fine di:

● costruire “un ambiente educativo accogliente, sicuro, ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunità”;
● adottare uno stile educativo ispirato “a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione dei suoi apprendimenti”;

Inoltre, il docente deve possedere adeguate competenze:
● progettuali, che “si esplicano nella capacità di dare senso e intenzionalità a spazi, tempi, routine e attività, promuovendo un coerente contesto educativo attraverso un’appropriata regia pedagogica”;
● riflessive, orientate al “lavoro collaborativo, alla formazione continua in servizio, alla pratica didattica, al rapporto adulto con i saperi e la cultura”;
● relazionali, finalizzate alla “costruzione di una comunità professionale ricca di relazioni, orientata all’innovazione e alla condivisione di ‘conoscenze”.

Il candidato, tenendo conto di quanto indicato nella parte generale, dovrà dimostrare adeguate conoscenze e competenze in merito ai sottoindicati argomenti:

● Bambini, bambine, famiglie e contesti di sviluppo e apprendimento
● Pedagogia e storia della scuola dell’infanzia in Italia
●Pedagogia e storia della scuola dell’infanzia in Italia

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A.3 Scuola Primaria

Il candidato deve dimostrare di possedere adeguate conoscenze e competenze rispondenti alle specifiche finalità della scuola primaria delineate nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione.

In particolare, il candidato deve:
● saper progettare un percorso didattico nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità, riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita;
● promuovere l’acquisizione dei traguardi di competenza relativi alle discipline previste dalle Indicazioni Nazionali e alle competenze chiave europee;
● saper predisporre un ambiente di apprendimento idoneo a promuovere esperienze significative, a valorizzare le conoscenze degli alunni, a favorire l’esplorazione e la scoperta, a incoraggiare l’apprendimento collaborativo, a promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, a realizzare attività didattiche in forma laboratoriale;
● attuare interventi finalizzati all’accoglienza e all’inclusione di ciascun alunno attraverso la predisposizione di percorsi personalizzati ed individualizzati e l’adozione di specifiche strategie organizzative e didattiche;
● promuovere le competenze sociali e di cittadinanza attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di sé stessi, degli altri, dell’ambiente e di partecipare da protagonisti alle scelte nei diversi contesti di appartenenza.

Il candidato, tenendo conto di quanto indicato nella parte generale, dovrà dimostrare adeguate conoscenze-e competenze in merito ai sottoindicati argomenti:
● Caratteristiche e dinamiche dei diversi contesti di sviluppo e apprendimento (gruppo dei pari, famiglia, scuola, territorio)
● Pedagogia e storia della scuola primaria in Italia
● Teorie relative ai processi di apprendimento in contesti formali e informali
● Teorie relative alla relazione educativa: la relazione adulto-bambino, la relazione tra pari, la relazione tra alunni
● Gli stili di insegnamento e i modelli di conduzione dell’azione didattica
● Modelli di riferimento, strategie e metodologie di intervento nella didattica inclusiva, con particolare riferimento agli alunni con bisogni educativi speciali
● Caratteristiche e bisogni della società interculturale: questioni linguistiche, sociali e culturali
● La funzione della scuola primaria nella società contemporanea ed i suoi rapporti con la famiglia e le agenzie educative
● Il disagio sociale, lo svantaggio socio-culturale e la prevenzione dell’insuccesso scolastico

Didattica delle discipline e mediazione didattica
● Le discipline e la trasversalità dell’insegnamento
● Le competenze nei diversi ambiti del sapere e le competenze chiave europee
● L’educazione al territorio, all’ambiente e allo sviluppo sostenibile
● Il plurilinguismo e l’apprendimento dell’italiano come L2

Progettazione didattica
● Conoscenza critica delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
● La scuola come ambiente di apprendimento
● Gli spazi e i materiali nella didattica
● Le metodologie didattiche
● Il ruolo del gruppo nell’apprendimento e nell’organizzazione didattica
● Didattica esperienziale e laboratoriale
● Teoria e modelli di didattica inclusiva e di didattica interculturale
● La valutazione formativa e sommativa relativa ai traguardi di competenze
● Gli strumenti per la documentazione didattica e la valutazione
Organizzazione della scuola primaria
● Il tempo scuola e la flessibilità organizzativa
● Gli anticipi di iscrizione nella scuola primaria
● La continuità orizzontale e verticale
● Rapporto scuola-territorio Autonomia scolastica
● Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTQF)
● Collegialità e relazioni all’interno dell’istituzione scolastica e rapporti inter-istituzionali
● Il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), il Rapporto di autovalutazione (RAV) e i piani
di miglioramento.

A.4 Sostegno infanzia e primaria

Il docente per le attività di sostegno della scuola dell’infanzia e primaria deve dimostrare di possedere conoscenze e competenze che permettano di favorire un sistema inclusivo in cui l’alunno è protagonista dell’apprendimento quali che siano le sue capacità, le sue potenzialità e le sue eventuali difficoltà. A tal fine, possiede competenze finalizzate ad una progettazione educativa individualizzata che, nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento e delle esigenze di ciascun alunno, individua, in stretta collaborazione con gli altri membri del team docente, interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione.

Il candidato, in relazione al settore per cui concorre, deve dimostrare di possedere adeguate conoscenze e competenze con riferimento ai seguenti ambiti:

Ambito Normativo
È richiesta al candidato la conoscenza del sistema normativo relativo ai diritti delle persone con disabilità, con particolare riferimento all’inclusione scolastica.

In particolare, il candidato deve dare prova di conoscere le principali disposizioni normative riferite all’inclusione scolastica con riguardo alla disabilità, all’intercultura, ai disturbi specifici di apprendimento:

● Articoli 3 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana
● Legge 5 febbraio 1992, n. 104, Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale, e i diritti delle persone handicappate
● ICF: Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, 2001
● Legge 3 marzo 2009, n. 18, Ratifica Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità
● Nota Miur del 4 agosto 2009, Linee Guida sull’integrazione degli alunni con disabilità
● Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, Norme per la promozione dell’inclusione scolastico degli studenti con disabilità
● Legge 8 ottobre 2010, n. 170, Norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico
● Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento allegate al decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011
● Disposizioni relative agli strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali
● Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri – febbraio 2014

Ambito psicopedagogico e didattico
Il candidato deve dare prova di possedere adeguata conoscenza dei fondamenti generali di pedagogia speciale e didattica speciale, di psicologia dell’età evolutiva, psicologia dell’apprendimento scolastico, con riferimento allo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale, nonché possedere competenze pedagogico-didattiche finalizzate ad una didattica inclusiva centrata sui processi dell’ apprendimento per:

● progettare e realizzare approcci didattici e forme efficaci di individualizzazione e di personalizzazione dei percorsi formativi in classi eterogenee per una gestione integrata del gruppo
● utilizzare strumenti di osservazione e di valutazione degli apprendimenti e dei comportamenti nonché di certificazione delle competenze, anche al fine di facilitare i momenti di passaggio tra i diversi gradi di scuola
● attuare modalità di interazione e di relazione educativa con i bambini e con gli alunni ai fini della promozione di comportamenti di prosocialità tra pari e tra membri di una comunità
● conoscere i contenuti dei campi di esperienza e delle discipline di insegnamento e dei loro fondamenti epistemologici essenziali, così come delineati dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’ infanzia e del primo ciclo di istruzione, al fine di progettare percorsi di apprendimento finalizzati all’acquisizione delle competenze, anche utilizzando le nuove tecnologie
● utilizzare strumenti di osservazione ed esperienze di mediazione per la promozione dei processi di interazione comunicativa con gli alunni disabili, utilizzare strumenti compensativi e attivare misure dispensative a sostegno della mediazione didattica, conoscere ed utilizzare strumenti per l’individuazione di situazioni di rischio
● attivare positive relazioni scuola-famiglia per la costruzione di percorsi educativi condivisi e per la definizione del patto di corresponsabilità educativa

Ambito della conoscenza della disabilità e degli altri bisogni educativi speciali in una logica biopsico-sociale
Il candidato deve dimostrare di saper lavorare in ambienti scolastici inclusivi, tenendo conto di tutte le forme di diversità. A tal fine, deve dar prova di conoscere le diverse tipologie di disabilità e di saper utilizzare le didattiche speciali per le disabilità sensoriali, intellettive e della comunicazione in
modo da:

● osservare e valutare il funzionamento umano secondo l’approccio ICF dell’OMS (versione “ICF Children and Youth Version”)
● costruire il Profilo Dinamico Funzionale, predisporre e attuare i Piani educativi individualizzati e i Piani didattici personalizzati attraverso l’uso dell’ICF
● attuare interventi’ psico-educativi nei disturbi relazionali, comportamentali e della comunicazione
● conoscere le interazioni tra componenti emotive, motivazionali e metacognitive nell’apprendimento
● per la scuola primaria, conoscere i codici comunicativi dell’educazione linguistica e del linguaggio logico e matematico al fine di utilizzare strategie di intervento metacognitivo nelle difficoltà di apprendimento (lettura, problem solving, matematica, memoria, abilità di studio)
● per la scuola primaria, favorire la partecipazione degli alunni con disabilità alle rilevazioni degli apprendimenti predisposte dall’ INVALSI

Ambito organizzativo e della governance
Al fine di realizzare la governance dell’inclusione, il candidato deve possedere le seguenti
competenze organizzative e relazionali:
● promozione di una cultura inclusiva che, a partire dall’ICF, valorizzi le diversità delle persone
● organizzazione di procedure finalizzate all’inclusione delle diversità nella classe e nel sistema scuola: accoglienza, integrazione, individuazione dei bisogni educativi speciali, attivazione di modalità organizzative in grado di rispondere alle esigenze di personalizzazione
● partecipazione alla costruzione di un curricolo inclusivo di istituto finalizzato all’individuazione degli elementi di essenzialità accessibili a tutti gli alunni e collaborazione alla stesura del Piano annuale di inclusività
● capacità di lavorare in gruppo con gli operatori della scuola e con le famiglie, con altri professionisti e con gli operatori dei servizi sociali e sanitari per la costruzione di partnership e alleanze e per la progettazione di percorsi o di piani personalizzati
● attivazione della opportuna flessibilità organizzativa in funzione del1’età degli alunni e della specifica disabilità (laboratori, classi aperte, attività di compresenza, utilizzo di esperti)
● conoscenza dei contesti informali di apprendimento e dell’ associazionismo
● conoscenza del ruolo e delle funzioni dei CTI (Centri Territoriali di Inclusione), dei CTS (Centri Territoriali di supporto) e dei Gruppi per l’inclusione scolastica.

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