Concorso docenti, ecco linformativa del MIUR
Si è svolto ieri – come riportato da vari siti sindacali – un incontro al MIUR sul concorso per i docenti, il cui bando dovrebbe essere varato il prossimo 24 settembre per la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e per il quale è previsto un numero di possibili candidati che si potrebbe aggirare sulle 160mila unità.
In attesa che il CNPI esprima il proprio parere sulla tabella di valutazione dei titoli e sui programmi d’esame, il Ministero ha comunque fornito alle organizzazioni sindacali alcune informazioni generali sulle procedure concorsuali.
In particolare, il MIUR ha precisato che potranno partecipare al concorso per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria anche i candidati che hanno conseguito il diploma di scuola o di istituto magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002.
Per la scuola secondaria potranno accedere al concorso, oltre a coloro che risultano in possesso di abilitazione, anche i laureati entro l’anno accademico 2001/02 (lauree quadriennali), o 2002/03 (lauree quinquennali) o 2003/04 (lauree sessennali). Comunque, per la scuola secondaria i concorsi saranno banditi solo per le classi di concorso per le quali si prevede la disponibilità di posti.
La prova preselettiva – la novità dei concorsi per docenti – riguarderà quesiti che non avranno carattere disciplinare, ma rigurderanno comprensione del testo, logica, conoscenza lingua straniera comunitaria a scelta fra inglese, francese, tedesco, spagnolo.
Secondo quanto comunicato dal MIUR, inoltre, lo svolgimento della prova avverrà con modalità informatiche, in aule appositamente attrezzate, ubicate nelle università o nelle scuole.
Secondo la Cisl scuola “il quadro che emerge dall’informativa è ben lontano dal soddisfare quelle esigenze di chiarezza che aveva posto come condizione per dare senso e credibilità ad un’operazione importante come quella del riavvio di un canale di reclutamento troppo a lungo inattivo. Il rischio invece è che permanga una situazione estremamente confusa e contraddittoria, destinata ad alimentare tensioni e prevedibile contenzioso”.
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