Concorso dirigenti scolastici: desinit in piscem?

Desinit in piscem. La sirena, secondo Orazio, è una donna bellissima nella parte superiore, peccato che finisca in forma di pesce. Così l’espressione (usata dal poeta nell’Ars Poetica a proposito delle opere d’arte cui manchi il requisito aristotelico dell’unità) si usa per indicare vicende che hanno un finale deludente rispetto alle premesse.

È il rischio che corre il concorso a posti di dirigente scolastico, bandito dopo molte esitazioni e rinvii, atteso con impazienza da decine di migliaia di insegnanti che si sono impegnati nella preparazione alle prove cominciando da quella preselettiva, scivolato sulla buccia di banana di troppi test sbagliati o improvvisati, e ora minacciato da una valanga di ricorsi da parte di molti dei 23.000 esclusi (su 32.000, il 72,8%) dalle prove scritte per non aver raggiunto la prescritta quota di 80 risposte corrette su 100.

Il gigantesco marchingegno messo in campo dal Miur potrebbe a questo punto incepparsi, come inevitabilmente accadrebbe se migliaia di ricorrenti, se non addirittura tutti, fossero ammessi alle prove scritte. Occorrerebbe nominare una quantità industriale di sottocommissioni per la valutazione delle prove, con l’inevitabile aumento della discrezionalità di giudizio (come teme a ragione l’ADi) e il probabile slittamento dei tempi. E mettendo in conto, a conclusione della correzione delle prove scritte, l’inesorabile ripetizione del rito del ricorso al TAR da parte dei non ammessi alla prova orale.

Potrebbe perfino darsi il caso, in linea teorica, di candidati privi dei requisiti ma – sempre via TAR – ammessi alla prova preselettiva; poi bocciati alla prova preselettiva ma ammessi nello stesso modo alle prove scritte; poi bocciati alle prove scritte e ammessi sempre via TAR alla prova orale; e infine inseriti nella graduatoria finale magari tra i vincitori con riserva. In attesa di leggina di sanatoria.

Auspichiamo vivamente che il Miur, le forze sindacali e associative più responsabili e anche la magistratura abbiano la lucidità e il coraggio necessari per impedire che tutto ciò accada.