Dopo l’incontro con i sindacati, nel corso del quale i funzionari ministeriali hanno presentato le modifiche ai concorsi scuola ordinari banditi l’anno scorso e bloccati dalla pandemia e dalle nuove regole semplificatrici introdotte dal DL sostegni-bis, è ormai data per imminente la ripartenza dei concorsi scuola ordinari a cui si erano iscritti quasi mezzo milione di candidati. Diversi siti, già prima dell’incontro, avevano presentato le principali novità, desumendole dai concorsi STEM di questa estate che avevano fatto da apripista a quelli già banditi. Niente prova preselettiva, una sola prova scritta computer based con 50 quesiti a risposta multipla, 100 minuiti di tempo a disposizione: questo in sostanza il nuovo impianto concorsuale. Dopo l’incontro probabilmente il Ministero dell’Istruzione dovrà sciogliere almeno due i nodi.

Innanzitutto, potranno essere riaperti i termini per nuove domande di partecipazione? Sembra che vi sia stata in tal senso una richiesta da parte sindacale. Con ogni probabilità non saranno riaperti i termini per la presentazione di nuove domande, proprio come già avvenuto a luglio per i concorsi STEM a cui hanno partecipato soltanto i candidati già iscritti l’anno scorso.

L’altro punto che il Ministero dovrà chiarire riguarda la disposizione che recepirà le modifiche normative. Si passerà direttamente ai bandi inserendovi le nuove modifiche come avvenuto nel concorso STEM (nessuna preselezione, una sola prova scritta con 50 quesiti) oppure dovrà essere preventivamente definito un nuovo decreto che recepisca l’innovazione normativa e successivamente, in base a quel decreto, si pubblicheranno i nuovi bandi? L’una o l’altra scelta non è indifferente per i tempi di avvio dei concorsi scuola ordinari.

Se si adotterà il modello del concorso STEM (le innovazioni direttamente inserite nei bandi), la partenza potrebbe essere imminente con la pubblicazione a breve in Gazzetta Ufficiale.

Si guadagnerebbe qualche settimana di tempo che sarebbe utile per concludere la selezione per molte classi di concorso entro il 1° settembre 2022.

Se, invece, si dovrà passare prioritariamente da un decreto, i tempi per l’espletamento non giocheranno a favore di una conclusione puntuale dei concorsi scuola ordinari.   

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