Concorsi scuola 2023/24: i 14.438 posti aggiuntivi come cambieranno i bandi?

È attesa tra breve la pubblicazione del nuovo decreto con il quale verranno ridistribuiti i 14.438 posti che andranno ad integrare i 30.216 posti già assegnati dai bandi nelle varie regioni secondo le tipologie e le classi di concorso.

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Si sa soltanto che il DPCM del 15 dicembre scorso ha previsto 7.965 posti comuni e 6.473 posti di sostegno da aggiungere a quelli già autorizzati; sarà, pertanto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito a provvedere alla loro distribuzione che, secondo voci ufficiose, dovrebbe aggiungersi soltanto a classi di concorso con almeno 3 posti già previsti.

Poiché l’integrazione dei posti porterebbe a 44.654 il numero complessivo dei posti, è probabile l’effetto di un incremento notevole del numero dei candidati.

Oltre a questa ridistribuzione dei 14.438 posti, quali altri cambiamenti inciderebbero sugli allegati dei bandi?

Innanzitutto, in base all’incremento delle singole classi di concorso o tipologie nelle varie regioni, potrebbe aumentare in molti casi l’entità del 30% dei posti riservati a docenti precari con almeno tre anni di servizio nelle scuole statali nell’ultimo decennio, così come indicato nell’Allegato 1.

La ridistribuzione dei 14.438 posti non dovrebbe, invece, determinare cambiamenti nell’Allegato 2, relativo alle aggregazioni dei candidati di regioni con ridotto numero di posti.  

Non dovrebbe subire modifiche nemmeno l’Allegato A che riporta per ogni classe di concorso in ciascuna regione le percentuali di posti riferiti alla legge 68/99 (categorie protette) e al decreto legislativo 66/10 (riserva a favore di ufficiali ausiliari chiamati alla ferma).

Infine, anche l’Allegato B relativo alle preferenze di genere non verrà modificata, in quanto le percentuali determinate distintamente ter donne e uomini sono riferite a docenti titolari in servizio al 31.12.2022.

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