Concorsi precari: stallo a Palazzo Chigi, Conte farà proposta di mediazione

Quasi quattro ore di confronto a Palazzo Chigi non sono bastate per trovare un’intesa all’interno della maggioranza sul reclutamento dei precari della secondaria. Fonti giornalistiche parlano di toni molto accesi e di radicalizzazione delle posizioni con uno stallo che sembra essere senza via di uscita. Toccherà al premier Conte trovare una mediazione in questo fine settimana prima che in Senato inizino da lunedì le votazioni degli emendamenti per la conversione in prima lettura del decreto legge 22 sulla scuola (la Camera dovrà approvare in via definitiva entro il 7 giugno).

Si sono confrontati da una parte il M5S e, forse, Italia Viva e, dall’altra PD e Leu con due procedure di reclutamento divergenti: il concorso straordinario sostenuto dai primi (che fanno quadrato intorno al ministro Azzolina) e il concorso per soli titoli proposto dai secondi che hanno l’appoggio esterno di alcuni sindacati della scuola che minacciano lo sciopero.

Si tratta di due percorsi divergenti che, tuttavia, hanno in comune l’obiettivo di reclutare per il prossimo 1° settembre migliaia di precari storici con almeno tre anni di anzianità di servizio.

Non si tratta di 32 mila precari da stabilizzare a settembre, come sostiene qualche esponente grillino per evidenziare la portata dell’azione del ministro.

Infatti i 32 mila precari saranno assunti in ruolo nell’arco dei prossimi quattro anni, come previsto dal bando del concorso straordinario e ribadito dal recente DL 33 “Rilancio”.

A settembre, con l’una o l’altra procedura, potranno essere assunti soltanto circa 10 mila precari.

Soddisfatto dei contrasti il sen. Pittoni, presidente della Commissione istruzione a Palazzo Madama, e responsabile scuola della Lega, che spera venga accolta la sua proposta di utilizzare direttamente le graduatorie d’istituto esistenti, senza dover impiegare un tempo infinito per valutare i titoli di circa 70 mila potenziali candidati che vorranno concorrere al reclutamento.

Nelle ultime ore lo stesso Pittoni ha difeso indirettamente la posizione del PD, ricordando al M5S che il reclutamento per soli titoli non viola la Costituzione, considerato il fatto che da anni si può entrare nei ruoli della scuola attraverso le GAE senza avere sostenuto o superato un concorso per esami.