Compiti a casa sì, compiti a casa no. Cosa pensano i nostri lettori

Il dibattito che si è aperto anche in Italia sull’opportunità dei compiti a casa, dopo che i genitori francesi avevano preso una posizione nettamente contraria, ha trovato spazio anche su Tuttoscuola.com con interessanti interventi di docenti e genitori.

Complessivamente la posizione del ministro Profumo, che si era dichiarato favorevole alla posizione francese, ha trovato pochi sostenitori.

La maggior parte degli intervenuti ha condiviso la necessità dei compiti a casa, esprimendo, tuttavia, considerazioni che meritano attenzione.

Se il tempo scuola è lungo, come ad esempio nella scuola primaria, i genitori ritengono che non debba esserci una ulteriore “coda” di compiti a casa, rimettendo, quindi, agli insegnanti, anche l’incarico di aiutare l’alunno ad avere momenti individuali di approfondimento (un obiettivo, questo, che è alla base di tutte le posizioni a favore dei compiti a casa).

Nel tempo ordinario, invece, lo spazio riservato ai compiti a casa è, invece, diffusamente considerato necessario.

“I compiti a casa – scrive una lettrice – debbono essere pochi e senza che i genitori si sostituiscano ai ragazzi. I genitori dovrebbero, nel caso dei più piccoli, occuparsene a distanza”.

Sulla stessa lunghezza d’onda c’è un docente di scuola primaria che afferma “I compiti devono sicuramente essere misurati e alla portata del bambino che li dovrebbe poter svolgere in autonomia, ma è sempre più difficile far capire ai genitori che vorrei che i compiti avessero questa funzione: capita sempre più spesso di avere compiti perfetti fatti dai genitori… se è così non vale proprio la pena assegnarli”.

Compiti a casa, dunque, usati con moderazione e giudizio, ma soprattutto, no a chi vorrebbe una scuola che semplifica e facilita il lavoro degli alunni, una scuola che “sia solo animazione e intrattenimento, nella quale agli alunni non si chieda nessun impegno e nessuna assunzione di responsabilità, preparando così cittadini privi di senso di responsabilità”.