Commissioni di maturità: quanti soldi e quando?

Esami di Stato e delle polemiche: già discusse molto con la Finanziaria 2002, quando, modificando radicalmente la precedente normativa berlingueriana, il ministro Moratti decise di eliminare i commissari esterni, presidente escluso. Ora, a meno di un mese dall’inizio delle prove, un altro incidente di percorso che proprio non ci voleva.
Le commissioni per gli esami di Stato, a parere del ministero dell’Istruzione, costavano troppo, soprattutto a causa dei commissari esterni che pesavano quattro volte quanto un commissario interno. Da qui un drastico ridimensionamento delle risorse in Finanziaria. Ma ora sembra che non ci siano neanche le risorse per corrispondere ai commissari interni i compensi dovuti (nella tabella allegata si indicano quali sono: Misure dei compensi spettanti ai componenti di commissioni giudicatrici degli esami di Stato ).
Che succederà allora?
Occorrerà integrare i fondi già stanziati con un intervento legislativo urgente, ma che necessariamente sposterebbe l’erogazione dei compensi a molto dopo la conclusione degli esami di Stato. C’è poi la questione dei presidenti di commissione: per loro si tratterebbe di aprire una specie di nuova contrattazione separata per retribuire i nuovi compiti assegnati.
In particolare, il MIUR vorrebbe confermare il compenso già previsto per la presidenza di due sottocommissioni anche per la presidenza di cinque. Per un numero superiore il ministero propone un’integrazione del compenso che i sindacati ritengono inadeguato.