È in discussione in questi giorni alla Camera, in Commissione Cultura, lo stralcio di disegno di legge (ddl 2273-ter) del Governo su questioni che attengono alla scuola.
Le sedute si svolgono in un clima costruttivo di corretto confronto tra maggioranza e opposizione, con l’on. Valentina Aprea di Forza Italia, già sottosegretario all’Istruzione con il ministro Moratti, che svolge un ruolo attivo e vivace di dialettica parlamentare.
Aprea che è anche prima firmataria di una proposta organica di riforma, alternativa a quella del Governo, ha ricevuto gli apprezzamenti del presidente della Commissione, on. Pietro Folena (Rifondazione), per i suoi interventi e per il suo modo di procedere, come risulta dal verbale dei lavori: “Pietro FOLENA, presidente, esprime un ringraziamento non formale alla deputata Aprea per la correttezza con cui si confronta sulle materie in esame, a prescindere dall’appartenenza politica”.
L’episodio si presta anche a varie interpretazioni, visto che la discussione sulla proposta di legge Aprea (n. 2292) è stata momentaneamente e concordemente disabbinata dalla proposta del Governo attualmente in discussione.
Si tratta di un semplice do ut des per avere ricambiata dalla maggioranza una attenzione sulla sua proposta oppure, come già emerso in altre occasioni, Forza Italia vuole mantenere un rapporto aperto e collaborativo nei confronti del ministro Fioroni (autore della proposta governativa in discussione), bersaglio da diverso tempo della sinistra radicale?