Clandestini ma scolarizzati: un’occasione persa

Gli immigrati clandestini sono più scolarizzati degli italiani e rappresentano un’occasione persa per le imprese di casa nostra. Lo afferma una ricerca di Carlo Devillanova, professore di Economia politica all’Universita’ Bocconi di Milano, e di Tommaso Frattini, docente dell’University College di Londra, nella quale si parla di ”spreco di capitale umano insito nel fenomeno migratorio”.

Il dato più inatteso dello studio riguarda infatti il livello di istruzione degli immigrati clandestini: nella classe di eta’ tra i 25 e i 64 anni, il 41% di loro dichiara di essere in possesso di un diploma di scuola superiore, il 12% di istruzione universitaria. Purtroppo l’alta scolarizzazione non si traduce nello svolgimento di lavori corrispondenti. Pressoché tutti i clandestini occupati svolgono infatti mansioni elementari, che vanno dall’assistenza domestica al facchinaggio, dall’impiego in edilizia alla vendita ambulante.