Che cosa dice l’emendamento approvato

La nuova versione del tormentato emendamento al decreto semplificazioni approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Attività produttive della Camera prevede che si potrà finanziare il comparto scuola, dal 2013, con i proventi del lotto e del superenalotto.

L’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato del ministero dell’Economia, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, verifica la possibilità di rinegoziare le convezioni in materia di giochi pubblici “utili al fine di assicurare maggiori entrate”. A decorrere dal 2013 “le eventuali maggiori entrate derivanti dall’applicazione” delle disposizioni “accertate annualmente con decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze sono riassegnate allo Stato per essere destinate” al comparto scuola.

In pratica si estende alla scuola un meccanismo già utilizzato per finanziare i beni culturali con i proventi dei giochi.  

Nel nuovo testo non si fanno cifre ma si stabilisce che “con decreto del ministero dell’Istruzione, di concerto con il ministero dell’economia, con cadenza triennale, a decorrere dall’anno scolastico immediatamente successivo all’emanazione” della legge sulle semplificazioni “è definita la consistenza numerica massima degli organici dell’autonomia e di rete, sulla base delle previsioni dell’andamento demografico della popolazione in età scolare”.