 
									Carta del docente: nuovi vincoli per gli acquisti digitali e tempi più lunghi per l’attivazione. Rischio slittamento a febbraio?
 
							Con l’approvazione del nuovo Decreto Scuola, cambia il volto della Carta del Docente, il bonus ministeriale destinato alla formazione e all’aggiornamento del personale scolastico. Le novità introdotte toccano diversi aspetti: dalla platea dei beneficiari alle modalità di utilizzo, fino ai tempi di assegnazione del contributo.
Carta del docente: estensione ai docenti precari e al personale educativo
Dopo anni di dibattito e di segnalazioni da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la Carta del Docente viene finalmente estesa anche ai supplenti con contratto fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), oltre che a coloro con incarico annuale (31 agosto). Nella misura rientra anche il personale educativo, finora escluso dal beneficio.
Una scelta che punta a garantire maggiore equità di trattamento, rispondendo a una precisa richiesta europea di non discriminare il personale a tempo determinato rispetto ai colleghi di ruolo.
Carta del docente, hardware e software: nuove regole dal 2025/26
Il decreto introduce anche nuove limitazioni per l’acquisto di dispositivi digitali. A partire dall’anno scolastico 2025/26, sarà possibile utilizzare la Carta per comprare hardware e software soltanto:
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al momento della prima erogazione del bonus; 
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e successivamente ogni quattro anni. 
Chi ha già usufruito in passato della Carta potrà dunque tornare a utilizzarla per acquisti tecnologici nel 2025/26 e poi con la stessa cadenza quadriennale. L’obiettivo, spiega il Ministero, è favorire un uso più mirato delle risorse, concentrando le spese digitali su cicli temporali più lunghi.
Carta del docente: tra le spese ammesse anche i trasporti
Un’altra novità riguarda l’ampliamento delle tipologie di spesa ammissibili. D’ora in avanti, la Carta potrà coprire anche i costi di trasporto legati alla partecipazione a corsi, seminari o attività formative. Una misura pensata per sostenere la mobilità del personale, spesso costretto a spostarsi per aggiornarsi professionalmente.
Carta del docente: assegnazione annuale e tempi più lunghi per l’attivazione
Il decreto stabilisce che criteri e importo della Carta del Docente saranno definiti ogni anno da un provvedimento interministeriale, firmato congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Come precisato dal sottosegretario Paola Frassinetti nel corso di un question time parlamentare, l’allargamento della platea ai precari comporterà “nuove tempistiche, poiché la definizione dei beneficiari potrà avvenire solo da gennaio, dopo la ricognizione dei supplenti in servizio fino al termine delle attività didattiche”.
Per questo, il testo del decreto prevede che il provvedimento interministeriale venga adottato entro il 30 gennaio di ogni anno, rendendo quindi possibile che l’attivazione della Carta slitti a febbraio.
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