Carta del docente 2025, bonus più leggero: meno fondi per ciascun insegnante, ma più beneficiari
La Carta del docente, istituita nel 2015 come misura di valorizzazione e aggiornamento professionale degli insegnanti, si prepara a un nuovo capitolo. Ma non senza ombre.
Quest’anno, infatti, il bonus da 500 euro destinato ai docenti di ruolo potrebbe risultare più leggero, mentre la sua erogazione — tradizionalmente prevista tra settembre e ottobre — non è ancora partita.
Carta del docente: una platea più ampia, ma risorse più sottili
La novità principale riguarda l’ampliamento dei beneficiari: per la prima volta, la Carta del docente sarà estesa anche ai docenti con supplenza fino al 30 giugno e al personale educativo, oltre ai precari già inclusi con incarico al 31 agosto.
Una decisione accolta positivamente sul piano dell’equità, ma che comporta un inevitabile effetto collaterale: la riduzione dell’importo individuale.
Le risorse complessive destinate alla misura ammontano a circa 400 milioni di euro, secondo i capitoli di bilancio del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Fonti ministeriali assicurano che la somma “sarà potenziata” per sostenere la formazione anche attraverso iniziative promosse dalle scuole. Tuttavia, secondo le stime dei sindacati, il valore della Carta potrebbe diminuire di circa 100 euro a testa, scendendo dunque intorno ai 400 euro annui.
Carta del docente, novità 2026: hardware ogni quattro anni e biglietti di viaggio
Il decreto Scuola approvato di recente introduce nuove modalità d’uso.
Dal 2026, tablet e computer acquistabili con la Carta del docente potranno essere comprati solo ogni quattro anni.
Allo stesso tempo, si amplia la gamma delle spese ammissibili: i docenti potranno utilizzare la Carta del docente anche per biglietti di treni, aerei o abbonamenti ai trasporti pubblici, purché gli spostamenti siano collegati a iniziative di formazione o aggiornamento professionale.
Su questo punto, però, restano da chiarire i criteri operativi: il MIM dovrà stabilire come verificare che l’utilizzo del bonus sia effettivamente legato ad attività didattiche e non a viaggi personali.
Carta del docente, bonus in stand-by: la piattaforma ancora bloccata
La piattaforma online dedicata alla Carta del docente risulta ancora non attiva. Secondo quanto precisato dalla sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti in un question time parlamentare, il ritardo sarebbe dovuto alla necessità di emanare un decreto interministeriale (da approvare entro il 30 gennaio 2026) che definisca con precisione la nuova platea dei beneficiari.
Una spiegazione che non convince i sindacati. Per la FLC CGIL, si tratta di “una decisione pretestuosa e grave”, che rischia di mettere in discussione “un diritto acquisito della categoria”.
«È assurdo che il MIM debba attendere gennaio per conoscere dati che ha già a disposizione», ha commentato il sindacato.
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