Carrozza: per la scuola non servono battute

I candidati alla segreteria nazionale del PD, chiamati a pronunciarsi sulle principali tematiche economiche e sociali del Paese e a delineare le soluzioni vincenti per uscire dalla crisi, non potranno eludere le questioni che riguardano l’istruzione. E non potranno cavarsela con slogan o semplici battute, eludendo l’approfondimento di proposte e di contenuti.

Parola del ministro Maria Chiara Carrozza, che intervenendo a margine dell’internet Festival di Pisa qualche giorno fa, ha dichiarato in proposito che ”Le questioni della scuola non possono essere liquidate con qualche battuta. Serve un programma serio e i cittadini fanno bene a chiedercelo”.

Riferendosi al confronto pubblico tra i candidati alla segreteria nazionale, aperto da Matteo Renzi a Bari, parlando della competizione congressuale del Pd, ha poi aggiunto: “Per questo ho inviato a tutti i candidati alla segreteria nazionale del Pd un documento sulla scuola: mi aspetto un confronto sui contenuti”.

”Sulla scuola – ha proseguito – si possono fare tante affermazioni ma poi il problema è realizzarle. È un mondo intorno al quale ruotano 10 milioni di persone più le loro famiglie, i loro interlocutori e gli amministratori locali: insomma un bel pezzo d’Italia e dunque le battute non bastano, servono idee chiare e programmi seri”.

Riferendosi al decreto legge “l’istruzione riparte”, Carrozza ha sottolineato che il decreto attualmente in discussione in Parlamento dimostra che il PD “crede davvero nell’istruzione: è un primo passo al quale deve seguire una politica continua su questo settore”.

Se le parole attribuite al ministro sono state riportate correttamente, sarebbe la prima volta che al decreto legge 104, varato dal Governo di larghe intese, viene attribuita l’etichetta del PD, che è espressione di una parte della maggioranza. Potrebbe rendere problematico e più difficile il suo percorso di approvazione.