Carrozza: Occorre ripensare la maturità e gli ultimi due anni delle superiori

Occorre ripensare l’esame di maturità e gli ultimi due anni delle scuole superiori in funzione dell’orientamento sul futuro. Si deve studiare per l’esame, ma anche pensare a cosa si studierà e dove si lavorerà dopo“. Così il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, intervistata da Radio Capital alla vigilia dell’esame di maturità, parla dei suoi progetti di riforma della scuola, spiegando che “l’esame deve essere sempre impegnativo, sennò non ha senso farlo, ma non ci si deve concentrare solo sull’esame“.

Secondo Carrozza “gli studenti si devono allenare a misurare le proprie capacità e le proprie inclinazioni. Questo si deve fare sicuramente con degli stage, dei tirocini nel mondo del lavoro, negli ultimi due anni delle superiori, soprattutto per quanto riguarda gli studenti degli istituti professionali. Devono misurarsi per capire dove vogliono andare, perché oggi siamo poco efficienti, i ragazzi impiegano più anni di quelli che dovrebbero per il percorso universitario e questo non va bene. Si deve scegliere bene prima e la scuola deve dare gli strumenti“, ha continuato il ministro.

Il ministro è anche tornata sul tema dell’edilizia scolastica, precisando che “i 100 milioni stanziati per l’edilizia scolastica” dal governo con il decreto del Fare “sono disponibili da subito e i lavori partiranno nei prossimi mesi, sulla base di un piano che verrà concordato con le Regioni e gli altri enti locali proprietari degli edifici“.

Ma sono molti gli attori in gioco – ha spiegato Carrozza –, io sono per una semplificazione di questo processo che è fin troppo lungo. Dobbiamo essere più efficienti nell’impiego delle risorse, è un aspetto che va migliorato, dobbiamo essere capaci di spendere i fondi in poco tempo“.

Per quanto riguarda lo sblocco del turno over negli enti di ricerca e nell’Università, Carrozza ha ricordato che “si passa dal 20 al 50% di sostituzione e questo darà respiro ai centri di ricerca che sono il nostro fiore all’occhiello, oltre che all’università. Finora si poteva assumere una persona quando in cinque andavano in pensione. Ora si passa a una assunzione ogni due uscite“.