Carrozza in Israele: sistema educativo selettivo e positivo

Una delle mie visite più interessanti all’estero. Anche per il sistema educativo del Paese: selettivo e positivo, fondato sulla meritocrazia”. Così parla, da Gerusaleme, il ministro Maria Chiara Carrozza, facendo il punto della sua visita in Israele.

Ho incontrato ricercatori, scienziati, startupers, tra cui Yossi Vardi, guru del settore. Una comunità  tutta quanta – ha detto il ministro ai giornalisti – molto interessata alla collaborazione con l’Italia”.

Carrozza oggi ha visto sia il ministro dell’educazione Shai Piron sia quella della scienza Yaacov Perry: con il primo ha discusso, in base all’esperienza israeliane, di educazione all’imprenditoria: “una materia che mi piacerebbe inserire nei programmi italiani per la scuola secondaria, l’università e anche per i dottorati”. Con Perry invece si è parlato del programma congiunto di ricerca individuando – ha spiegato – nuovi interessi come quelli per le malattie neurovegetative e per l’Alzheimer.

Per quanto riguarda la ‘scuola digitale’ – in cui gli israeliani sono molto avanti – Carrozza, che ha ricordato quanto possa essere importante anche per l’Italia, ha riferito che su questo aspetto sarà presto organizzato a Gerusalemme un workshop, mentre a Roma se ne terrà un altro sulla scuola tecnico professionale italiana “a cui gli israeliani si sono mostrati molto interessati”.

Infine il ministro si è detta “ottimista sulle vicende dell’esecutivo Letta In Italia. Il Paese – ha sottolineato – ha bisogno di gestire una transizione e per questo ci vuole un governo stabile”.

Carrozza visiterà anche Ramallah, in Cisgiordania, dove avrà un incontro bilaterale con i responsabili palestinesi.