Cantieri aperti anche per gli istituti superiori

L'Upi chiede la deroga al patto di stabilità per le Province

Il ministro Giannini e il Sottosegretario Reggi hanno incontrato i rappresentanti dell’Upi, Unione delle Province, per trattare i problemi dell’edilizia scolastica negli istituti di istruzione secondaria di II grado.

Il presidente dell`Upi, Antonio Saitta,  presente all’incontro con il Vice Presidente, Leonardo Muraro, ha dichiarato che i vertici del Miur hanno assicurato che anche le 5.000 scuole superiori saranno coinvolte dal Piano di investimenti del Governo.

Questo vuol dire, secondo Saitta, che da giugno potranno partire i cantieri e che anche i 2 milioni e mezzo di ragazzi che studiano nelle scuole gestite dalle Province potranno avere strutture più sicure e moderne.

Abbiamo consegnato al ministro e al sottosegretario una rilevazione che abbiamo effettuato, da cui risulta che ad oggi, se il Governo sblocca il patto di stabilità anche per le Province – spiega l’Upi – è possibile far partire investimenti per interventi su 1.651 scuole. Per questo chiederemo a tutte le forze politiche presenti in Parlamento di sostenere un nostro emendamento al decreto legge sulla spending review, che assicuri anche alle scuole superiori quello che è già previsto per le scuole primarie: lo sblocco del patto per il 2014 di almeno 120 milioni di euro”.

Si tratta di una misura di equità, hanno detto i rappresentanti dell’Upi,  che, si augurano, sarà sostenuta da tutte le forze politiche.

Questa misura – concludono le Province – insieme al finanziamento previsto nel decreto sulla spending dei progetti presentati da Comuni e Province nel bando del decreto del fare, considerati ammissibili ma non finanziati per mancanze di risorse, porterà nei prossimi mesi ad una grande opera di riqualificazione e modernizzazione delle scuole del Paese. Ma sarà anche un importante volano per l`economia, perché è proprio attraverso queste opere che si sostengono le piccole e medie imprese del Paese. Una scelta strategica del Governo Renzi, che non possiamo che condividere e sostenere“.