Campagna Flc-Cgil contro il precariato

La Flc-Cgil lancia, in tutti i comparti della conoscenza, la campagna ‘Il lavoro è discontinuo, la vita no’ “per rivendicare diritti e tutele per chi lavora con contratti precari, chi ha attività discontinue, chi lavora da free lance. Persone che – spiega il segretario generale, Mimmo Pantaleo, ”per un paradosso del nostro sistema di welfare sono i soggetti più esposti ai rischi ma anche i meno tutelati dallo Stato sociale”.

Il sindacato intende perciò “aprire un grande dibattito pubblico nel nostro Paese su come si assicura un futuro ai più giovani e ai meno giovani, ai lavoratori stabili e precari e a chi un lavoro non ce lo ha ancora, su come garantire opportunità e non lasciare da soli i tanti ‘cervelli’ costretti a fuggire all’estero”.

Sul versante scolastico l’Anief segnala il caso limite di una insegnante di tedesco che a 34 anni dalla prima supplenza è ancora precaria. Laureata in lingue e letterature straniere, ha iniziato a firmare contratti a tempo determinato nella scuola pubblica come docente di lettere, nel 1979. Dopo alcuni anni, informa una nota del sindacato guidato da Marcello Pacifico, “la sua posizione è stata cancellata e ha ricominciato a fare supplenze come docente di lingue. Oggi è seconda in graduatoria ad esaurimento ma la carenza di posti liberi ancora non le garantisce di essere assunta in ruolo prima che vada in pensione”.