C’è una terza via: recuperare un anno a cavallo con l’università

Tra l’idea di anticipare a 5 anni l’obbligo scolastico e quella, non nuova, di tagliare un anno alla scuola secondaria (riducendo a quattro anni le superiori, oppure riproponendo la berlingueriana scuola di base di sette anni), v’è anche una teorica terza via, che meriterebbe di essere approfondita.

L’ipotesi sarebbe quella di utilizzare l’ultimo anno di secondaria come anno ponte verso l’università, riorganizzando i piani di studio individuali – d’intesa con le varie facoltà (o dipartimenti) – in modo da concentrare l’esame finale su due-tre materie, vincolanti per le scelte successive, con riconoscimento da parte delle università dei relativi CFU (crediti formativi universitari) e la possibilità per gli studenti di risparmiare un anno, o almeno un semestre, sui tempi della laurea triennale. Quest’ipotesi avrebbe il vantaggio di far egualmente risparmiare agli studenti un anno di tempo senza ridurre la secondaria superiore da cinque a quattro anni.

Il riordino dei programmi (Indicazioni) sarebbe meno drastico che nell’ipotesi del taglio di un anno, e meno pesanti se non nulle le ripercussioni sugli organici. Visto che ogni (eventuale) decisione sarà ormai rimessa al futuro governo sarebbe interessante che sull’argomento si sviluppasse un dibattito ampio e pubblico, e che tutte le ipotesi fossero prese in considerazione.