Buone notizie per i quota 96 e per i precari

Viene ormai data per certa la presentazione questa settimana di un emendamento alla riforma della Pubblica Amministrazione per consentire finalmente il pensionamento ai circa 4mila dipendenti statali della scuola, dimenticati due anni fa dalla riforma Fornero.

Si tratta dei cosiddetti ‘quota 96’ che non hanno potuto fruire del pensionamento secondo le vecchie regole (36 anni di contributi e 60 anni di età = quota 96), in quanto, a differenza degli altri lavoratori pubblici e privati, al 31 dicembre 2011 (ultima finestra utile tra i sistemi pensionistici) non potevano lasciare il servizio a causa del vincolo di uscita al termine dell’anno scolastico.

Più volte si era cercato di rimediare alla dimenticanza, ma era sempre mancata la copertura finanziaria. Ora però, a quanto sembra, i 416 milioni in cinque anni verranno assicurati dalla spending review.

Prima firmataria dell’annunciato emendamento dovrebbe essere l’on. Manuela Ghizzoni (PD); emendamento che dovrebbe essere sottoscritto da esponenti di molti gruppi parlamentari e condiviso, a quanto sembra, anche dal ministro del lavoro Poletti.

Sarà una corsa contro il tempo per ottenere il varo dell’intera legge in tempo utile per consentire la riapertura dei termini per la presentazione della domanda di pensionamento con effetto dal prossimo anno scolastico.

I 4mila ‘quota 96’ in tutto questo tempo sono stati costretti a rimanere in servizio, ma non è detto che tutti abbiano voglia di andare in pensione.

Con i 4mila di ‘quota 96’ sorridono ora anche altrettanti precari delle graduatorie ad esaurimento e dei concorsi che vedono vicina l’immissione in ruolo.