Buona Scuola/3. Ma non mancano gli ostacoli

Più che dalle iniziative parlamentari delle opposizioni o dallo sciopero dei sindacati sembra che qualche ostacolo sulla strada del Ddl potrebbe venire da un certo numero di errori di forma e di sostanza che gli uffici tecnici della Camera avrebbero riscontrato nel testo in corso di approvazione in Commissione.

Secondo indiscrezioni raccolte dal Fatto Quotidiano la correzione di tali errori rischierebbe di far saltare i tempi previsti per l’approvazione in aula. Il testo secondo gli uffici tecnici “adotta espressioni imprecise ovvero suscettibili di ingenerare incertezze sull’effettivo significato tecnico normativo”. Gli errori secondo tali indiscrezioni riguarderebbero il piano di assunzioni del personale della scuola dell’infanzia e educativo e gli insegnamenti di inglese, musica ed educazione fisica alle elementari per cui risulterebbe non necessario il titolo di abilitazione alla scuola primaria”.

Il Pd, per bocca della relatrice sul Ddl Maria Coscia, non si mostra per nulla preoccupato, e anzi rivendica il merito di aver aperto a numerose “modifiche migliorative”, che però secondo il segretario della Flc Cgil Domenico Pantaleo “non cambiano assolutamente nulla” dal momento che “vengono confermati tutti i punti inaccettabili”.

Sui “punti inaccettabili” per i sindacati è difficile che il Governo faccia marcia indietro (salvo, forse, su quelli che riguardano le attribuzioni dei dirigenti scolastici, dove qualche mediazione è già intervenuta). Quanto alle obiezioni dei tecnici, invece, basterebbe provvedere con opportuni emendamenti al testo che sarà votato in aula.