Buona Scuola: da Anci ok a quattro deleghe in Conferenza Unificata

Iniziano ad arrivare i primi pareri sugli schemi di decreto legislativi della Buona Scuola anche in Conferenza Unificata. Ieri, 9 marzo, L’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ha dato infatti il suo parere positivo sulle ultime quattro deleghe della legge 107,  l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni, la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, il diritto allo studio e la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale.

Leggi i testi delle deleghe della Buona Scuola

La presidente della commissione Istruzione dell’Anci e vicesindaco di Firenze, Cristina Giachi, esprime la sua soddisfazione: “In particolare per il sistema integrato 0-6 anni che rappresenta, dopo decenni di attesa, un’iniziativa di grande valore culturale e pedagogico che vuol riconoscere su tutto il territorio nazionale il fondamento educativo e l’urgenza dei servizi per l’infanzia fin dai primi anni di vita. È positivo inoltre l’aver ottenuto che le risorse arrivino direttamente ai Comuni, con priorità per quelli privi o carenti di scuole dell’infanzia statale, o per quelli impegnati finanziariamente nel sostegno della scuola dell’infanzia o dei servizi educativi attivati“.

Va dato atto – aggiunge Giachi – della disponibilità e della proficua interlocuzione che si è avuta a livello tecnico con i rappresentanti del Miur, che hanno recepito molte delle proposte emendative dell’Anci presentate su tutti i decreti, consentendo di migliorarli e renderli più organici“.

Giachi evidenzia comunque qualche criticità: “Quello che al di la’ delle buone intenzioni e finalità contenute nei decreti abbiamo evidenziato nelle diverse sedi è la carenza di un adeguato finanziamento per l’intero ‘pacchetto dei decreti’, per il quale abbiamo chiesto oggi in Conferenza unificata l’impegno del governo affinchè una volta approvati i decreti venga fatto uno sforzo a livello centrale per recuperare ulteriori risorse che possano contribuire alla migliore realizzazione delle innovazioni contenute, e rispondere pienamente – conclude l’esponente Anci – alle aspettative delle famiglie e degli studenti“.