
Bonus maturità: la CRUI chiede una pausa
Il presidente della CRUI, Marco Mancini, esprime la “più viva preoccupazione” in merito alla vicenda dei test per i corsi a numero programmato, vicenda emersa in questi giorni a seguito dell’emanazione del Decreto del 24 aprile n. 334: “Occorre probabilmente una fase di riflessione in più prima di dare piena attuazione a quella parte del provvedimento (l’art. 9) che si occupa del punteggio correlato alla maturità e distribuito in maniera differente da scuola a scuola, fermo restando che lo spirito meritocratico nei confronti della carriera scolastica è assolutamente condivisibile”, ha dichiarato il presidente dei rettori.
A suo avviso la cosa più opportuna da fare sarebbe un intervento normativo che bloccasse, come già avvenne in passato, l’applicazione immediata del provvedimento con riferimento ai dieci punti della maturità e consentisse di rivederne la complessa disciplina dei punteggi.
Oltre tutto, osserva Mancini, “l’anticipazione a luglio di queste prove per l’ingresso alle facoltà a numero chiuso sta obiettivamente comportando non pochi problemi, vista la sovrapposizione fra test universitari ed esami di maturità, e questo specialmente nel caso di Architettura, come non hanno mancato di rilevare alcuni rettori“.
Sul tema interviene anche Francesca Puglisi, capogruppo Pd in commissione Cultura del Senato, che propone di “tornare al sistema pensato dal governo Prodi, ministro Fioroni, rimasto chiuso in un cassetto in tutti questi anni. Con quel sistema veniva premiato l’impegno degli studenti durante il loro percorso di studi superiori e il risultato dell’esame di Stato”.
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