
Bianchi: ‘Chi verrà dopo di me non partirà da zero. Rischio democratico per l’Italia? Assolutamente no’

“Credo che chi verrà, chiunque verrà, sulla base delle considerazioni che farà il nuovo governo, potrà ripartire non da zero ma da tre”. Da questa considerazione è partito l’intervento del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a margine dell’evento Scuola e Costituzione al teatro Ivo Chiesa di Genova. E risponde indirettamente a Fratelli d’Italia che prima delle elezioni si era espresso con Francesco Lollobrigida sulla carta fondamentale con l’affermazione “È bella ma ha 70 anni di età“: “La Costituzione non è mai vecchiotta né vecchiona – ha detto Bianchi -. La Costituzione è la legge base del Paese: si può ragionare, però mantenendo fede e sostanza allo spirito della nostra Costituzione”.
Il problema principale, insomma, sarebbe per il Ministro uscente, l’astensionismo: “Quando arriva a livelli così alti è un segnale di un forte malessere costituzionale, della parte fondante del Paese. Chi non è andato a votare non è che non abbia espresso un giudizio, lo ha espresso. In molti Paesi la partecipazione al voto è stata molto più bassa in Italia e si dice che si vota anche in questo modo, cioè non votando. È stata un’espressione che va presa con tutta la massima cautela e la massima attenzione”.
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