Benessere a scuola: 23 progetti per Firenze e un modello di finanziamento esemplare
La scuola svolge un servizio pubblico per eccellenza, e là dove non arrivano i finanziamenti ordinari sono quanto mai preziosi quelli di altri soggetti, pubblici e privati. Ebbene, gli “stili di finanziamento” – se possiamo chiamarli così – possono essere di vario tipo. Ci sono quelli che si potrebbero chiamare “direttivi” o dall’alto in basso: i fondi concessi sono vincolati, e addirittura una certa percentuale deve essere destinata mandatoriamente all’acquisto di una certa categoria merceologica di beni, indipendentemente dal fatto che la scuola ricevente già possegga o meno quei beni (ne abbiamo visti di recente di questo tipo, e per grandi cifre). All’opposto c’è l’ascolto profondo delle esigenze specifiche della singola scuola, che esprime un proprio progetto, e qualcuno aiuta a farlo diventare realtà. Se vogliamo trovare un’immagine iconica per rappresentare questo approccio da benefattore, viene da pensare alla “fatina di Cenerentola” che ascolta i desideri e li realizza. La differenza tra i due approcci, volutamente estremizzati, la fa probabilmente la comprensione approfondita o meno delle caratteristiche e delle problematiche delle scuole, che non possono essere soddisfatte con soluzioni uguali per tutti e attraverso regole troppo rigide. E forse anche la fiducia nella loro visione e capacità progettuale.
Ecco a questo secondo “stile” si avvicina il progetto “Benessere a scuola”, promosso dalla Fondazione CR (Cassa di Risparmio) Firenze, che vogliamo segnalare proprio per queste caratteristiche auspicabili (se solo i fondi del PNRR si fossero avvicinati a questa impostazione la scuola italiana sarebbe già salita su un treno di grande rilancio, che forse non passerà più). Il progetto è stato finanziato nella sua prima edizione con un budget di oltre 350.000 euro. La prima tranche ha registrato un vasto e positivo riscontro tra le scuole superiori della Città metropolitana, e si appresta ad essere replicato nei prossimi mesi, con altri 150.000 euro di fondi: le prossime scadenze del bando sono fissate al 30 novembre 2025 e al 30 gennaio 2026.
Alla prima scadenza del bando hanno risposto circa due terzi delle scuole superiori della Città metropolitana: sono 28.000 gli studenti coinvolti e le risorse sono state assegnate a 23 progetti, presentati da 17 istituti tecnici e professionali, 5 licei e un CPIA.
Il bando, esemplare nel suo genere, nasce da un ampio percorso di ascolto dei dirigenti scolastici, realizzato dalla Fondazione con il supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e segna l’inizio di una collaborazione tra Fondazione e scuole per costruire ambienti educativi più consapevoli, efficaci e partecipati.
Quattro le azioni previste:
– circa 130.000 euro sono stati destinati a 20 scuole per attivare o potenziare sportelli di ascolto con psicologi, nutrizionisti e altre figure professionali, con percorsi formativi anche sulla sessualità e affettività rivolti alle classi del biennio e percorsi dedicati di “detoxing digitale”, per affrontare l’uso improprio dello smartphone e le dipendenze comportamentali.
– Circa 110.000 euro consentono la realizzazione di 15 progetti di aiuto materiale per accompagnare gli studenti con condizioni economiche più fragili riconoscendo alle scuole la capacità di riconoscere le difficoltà concrete. Molte le iniziative, dalla copertura di spese per le divise professionali ai buoni pasto per favorire la permanenza a scuola durante le attività pomeridiane o la partecipazione a viaggi di istruzione e attività integrative, garantendo così che le condizioni materiali non diventino barriere all’apprendimento. In un Istituto sarà attivato un servizio ginecologico e andrologico gratuito per sensibilizzare su salute, prevenzione e benessere.
– 114.000 euro per 19 progetti di aiuto allo studio e doposcuola per attività di mentoring individuale con coaching motivazionale per studenti a rischio di abbandono, supporto linguistico e allo studio rivolto in particolare agli studenti stranieri, con tutoraggio pomeridiano e mentoring tra pari per favorire integrazione e autonomia, e altre iniziative originali, dal “Trekking per Conoscersi” ad attività motorie e di socializzazione per le classi prime, a un progetto su musica e giornalismo musicale, con incontri e concerti e altre ancora.
– 42.500 euro per l’Azione PLUS, molto originale e innovativa, che mette tali risorse a disposizione di 9 scuole che hanno scelto di mettersi in gioco con percorsi di raccolta fondi a finalità educative. La Fondazione raddoppierà le somme raccolte dalle scuole attraverso iniziative aperte al territorio. Al Liceo Artistico di Porta Romana, per esempio, gli studenti venderanno opere e manufatti realizzati da loro per le attività collettive di benessere scolastico.
Il bando “Benessere a scuola”, come detto, resta aperto fino all’inizio del 2026, in modo da consentire ad altre scuole di aderire in base ai propri tempi e bisogni, rafforzando ulteriormente la rete di alleanza educativa sul territorio metropolitano fiorentino.
Daremo ulteriori informazioni su questa innovativa ed esemplare iniziativa della Fondazione CR Firenze dando conto dei progetti realizzati sul nostro sito e, con maggiore ampiezza, sul mensile a stampa Tuttoscuola. Intanto battiamo le mani, perché così si aiutano veramente le scuole, con una ricaduta sulla collettività.
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