Bastico M, Lusuardi G, (ed.) Scuola, missione incompiuta, Vittoria Maselli editore, Correggio 2013, euro 24

Dialoghi su una missione incompiuta

I protagonisti di questo singolare testo a più voci e a più registri espressivi – dal saggio alla memoria, dai dialoghi alle testimonianze e alla documentazione storica in forma iconografica – sono tutte persone che a vario titolo hanno provato ad adempiere a quella che hanno avvertito come una missione: quella di concorrere  a costruire una scuola più efficiente e soprattutto più giusta. Ma che, per usare le parole di Mariangela Bastico, già viceministro al Miur con Fioroni (2006-2008), curatrice del volume insieme a Giuliana Lusuardi, quella missione non sono riuscite a portarla a termine perché “per cambiare la scuola ci vogliono tempi lunghi” e perché “la scuola pubblica e di massa, senza chiarezza di intenti e condivisione, è una missione incompiuta”. (Scuola, missione incompiuta. L’istruzione in Italia dal sussidiario a Internet, a cura di Mariangela Bastico e Giuliana Lusuardi, Vittoria Maselli editore, Correggio 2013, euro 24)

Alla base del senso di incompiutezza, che a volte per alcuni dei coautori del volume assume le tonalità di un sottile disagio esistenziale, sta la constatazione di aver combattuto una battaglia in condizioni difficilissime perché “la scuola italiana non è stata, da molti anni, al centro delle politiche di governo sul piano di una prospettiva di medio e lungo periodo, per la quale investire risorse finanziarie adeguate a un settore cruciale per lo sviluppo di un Paese”.

Il clou di quest’opera che intreccia analisi storica e vita vissuta è costituito dalle due conversazioni che Bastico intrattiene con Emanuele Barbieri e Giorgio Zanetti, docente di letteratura italiana contemporanea nell’università di Modena e Reggio Emilia.  In particolare dal dialogo con Barbieri, già segretario della Cgil scuola, poi direttore generale dell’USR in Emilia Romagna quando Bastico ne era assessore regionale all’istruzione, e poi ancora capo dipartimento del Miur con Fioroni e Bastico, emerge la consapevolezza che gestire ai massimi livelli di responsabilità (e nel loro caso anche di collaborazione politico-amministrativa) la macchina della pubblica istruzione non basta per adempiere la missione di rinnovarla. Servirebbero una vision ampiamente condivisa sull’importanza del suo ruolo, e risorse adeguate. Queste condizioni sono finora mancate. Ecco perché la missione è rimasta incompiuta.

Orazio Niceforo