Area V: no ad arretramenti stipendiali per i D.S.

Un secco comunicato dell’ANP dà notizia del sostanziale fallimento dell’incontro svoltosi ieri, presso il MIUR, tra l’Amministrazione centrale e le delegazioni sindacali dell’Area V per cercare di risolvere la questione relativa al sistema di calcolo del Fondo unico nazionale dopo il rilievo sollevato dall’Ufficio centrale del bilancio, che ha prodotto il blocco dei contratti integrativi regionali sottoscritti ormai da mesi.

In apertura d’incontro, rifersice una nota del sindacato, il rappresentante dell’Amministrazione ha presentato una proposta di adeguamento in diminuzione del FUN, che le OO.SS. hanno ritenuto inaccoglibile, in quanto depurato delle RIA nel frattempo maturate, che sono risorse che non possono essere espropriate alla categoria. “Va infatti ricordato che l’ammontare del FUN, precedentemente concordato e oggi messo in discussione, garantiva il pieno rispetto del tetto delle retribuzioni per l’anno scolastico 2010/11“.

L’opposizione di tutti i sindacati a subire un vero e proprio arretramento stipendiale ha indotto l’Amministrazione ad aggiornare l’incontro a breve per operare un’ulteriore verifica “che permetta di evitare una penalizzazione della categoria dei dirigenti scolastici, già provata da una pesante riduzione degli organici e da una corrispondente complessificazione degli istituti scolastici“.

Appare del tutto evidente“, conclude l’ANP, “che la questione ha ormai assunto un rilievo politico, dal momento che il MIUR deve decidere se difendere o meno gli interessi di coloro che, in condizioni sempre più critiche, stanno garantendo il regolare funzionamento del sistema scolastico“.