Approvato il decreto legislativo sul Servizio nazionale di valutazione

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo sul Servizio nazionale di valutazione, al termine dell’iter consultivo iniziato nel maggio scorso con passaggi in Conferenza unificata e nella Commissioni parlamentari.
Il Servizio nazionale di valutazione viene affidato all’Invalsi che già in questi ultimi anni ha operato con progetti sperimentali per la valutazionel del sistema scolastico.
Già nel corso del 2004-2005 il Servizio sarà messo alla prova con la rilevazione dei livelli di apprendimento su italiano, matematica e scienze che verrà effettuata su circa 3 milioni di studenti.
Anche l’Italia, come altri Paesi europei, si dota di un Servizio per valutare il sistema di istruzione con l’obiettivo di conoscerne meglio le dinamiche, le potenzialità e le criticità, e favorirne la qualificazione.
Nel corso della fase consultiva vi sono state critiche in sede di Conferenza unificata a proposito dell’area di intervento del Servizio con riferimento alla valutazione del sistema di istruzione e formazione professionale di comeptenza regionale.
Per parte sua il ministro Moratti non ha nascosto la propria soddisfazione per l’approvazione di questo nuovo decreto legislativo, il secondo della serie, dopo quello relativo al I ciclo di istruzione (n. 59/2004) che, a dire il vero, trova non poche difficoltà di applicazione.
La riforma della scuola, con l’approvazione definitiva di questo provvedimento, ha raggiunto un’altra importante tappa“, ha detto il Ministro Moratti. “Con esso vengono messe a regime e generalizzate per tutto il sistema educativo le esperienze dei progetti pilota svoltesi su base volontaria, che nello scorso anno scolastico avevano visto la partecipazione di oltre 9.000 scuole. La valutazione dei livelli di apprendimento e dell’offerta formativa“, ha aggiunto il Ministro, “servirà per conoscere a fondo il sistema e per migliorarlo secondo una logica di qualità, consentendoci di rendere un servizio più efficace e trasparente agli studenti, alle famiglie e al Paese tutto“.