Anticipi: possono essere iscritti o possono iscriversi?

L’Ansa ha riferito di scuole che rifiutano di accogliere domande di iscrizione anticipata di bambini che compiono sei anni entro il 28 febbraio del 2005.
Le scuole avrebbero rifiutato l’iscrizione in quanto, a loro dire, vi sarebbe una loro discrezionalità di accogliere o meno le domande. I genitori interessati affermano invece che hanno diritto di chiedere l’iscrizione anticipata.
Su che base le scuole affermerebbero di avere potere discrezionale?

Sostengono che nel decreto legislativo (che ancora non è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e di cui si conosce solamente il testo provvisorio) si afferma che i bambini “possono essere iscritti” in anticipo, facendo intendere che è la scuola a decidere in merito. Nel testo ufficioso in effetti c’è scritto così, ma le iscrizioni si fanno sulla base della circolare n. 2/2004 che, per questo aspetto, fa ben altra affermazione: “per l’anno scolastico 2004/2005 dovranno essere iscritti al primo anno della scuola primaria tutte le bambine e i bambini nati entro il 28 febbraio 1999, le cui famiglie intendano avvalersi della facoltà di anticiparne la scolarizzazione“.
Le iscrizioni ovviamente si fanno sulla base delle disposizioni appositamente emanate.

Ma c’è di più. L’anticipo è l’unico istituto normativo previsto dalla legge 53/2003 di delega che non richiede decreti legislativi di attuazione, in quanto è immediatamente applicabile.

E cosa dice la legge? Nella scuola primaria “…possono iscriversi, ecc, ecc…”: una dizione che sposta la decisione esclusivamente sulle famiglie.
Se davvero qualche scuola ha rifiutato di accogliere le domande di ammissione anticipata, evidentemente la ragione non può essere di interpretazione delle norme, visto che ad avallare quella pretesa discrezionalità verrebbe invocata una disposizione che ancora non c’è contro una legge e una circolare amministrativa che ci sono.