L’indiscrezione potrebbe interessare molte famiglie italiane con bambini di due anni e mezzo.
Finora le iscrizioni per gli anticipi di ammissione alla scuola dell’infanzia, come si sa, non sono state riaperte, a differenza di quanto avvenuto in aprile per la scuola primaria.

La previsione di ammettere alla scuola dell’infanzia fin dal prossimo settembre bambini che compiranno tre anni entro il 28 febbraio 2004 è autorizzata dalla stessa legge 53/2003 di riforma del sistema delegato e, teoricamente, è immediatamente operativa.

All’ultimo momento, anche per corrispondere ad una precisa richiesta dell’Anci, il Miur ha deciso di rinviare l’apertura di iscrizioni all’infanzia a tempi successivi, dopo gli accertamenti delle condizioni di fattibilità (soprattutto disponibilità di posti e accoglimento prioritario dei bambini in lista di attesa).

Sembra che ora il ministero dell’Istruzione stia rivedendo quella decisione sospesa.

Potrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere utilizzati i posti lasciati liberi dai bambini iscritti in anticipo alla prima classe della scuola primaria.

Gli iscritti in anticipo alla prima classe delle scuole statali sono stati circa 25 mila; se in proporzione quei bambini provengono da scuole dell’infanzia statali (che accolgono il 60% dei bambini dell’infanzia, mentre il 40% è iscritto a scuole paritarie pubbliche e private), dovrebbero essersi liberati circa 15 mila posti.

Accolti gli iscritti in lista di attesa, potrebbe esserci quindi spazio per i più piccoli, senza necessità di adattare nuove strutture, locali e servizi, con invarianza di spesa per i Comuni.

La tentazione è forte, perché sarebbe un’altra tessera del mosaico della riforma Moratti che va a posto, senza oneri aggiuntivi. Per ora è una voce che corre. Se son rose….